by Andrea Lovelock | 19 Novembre 2021 10:23
Mancano pochi giorni all’apertura di Bto Week[1], quest’anno con il suo claim “new frictionless world” e con la Regione Toscana che ne ha fatto il suo evento di punta nell’organizzazione della macchina operativa chiamata a far ripartire l’intero comparto turistico.
L’assessore al Turismo della Regione Toscana, Leonardo Marras, non nasconde le tante aspettative che si concentrano su questa edizione che durerà ben cinque giorni: «È senza dubbio un appuntamento significativo. Prima di tutto perché la modalità ibrida di partecipazione è una perfetta sintesi tra la fruizione classica e quella a cui siamo stati costretti nei mesi di lockdown; poi perché guarda al futuro. Anche la scelta di location miste ha un grande valore: la pareti secolari e magnifiche di Palazzo Vecchio, affiancate ai neonati spazi di Nana Bianca dove si fa innovazione e si coltivano giovani imprese. Ho voluto coinvolgere nei panel anche alcuni colleghi assessori regionali, perché vogliamo dare il messaggio di presenza delle istituzioni».
Giornate tematiche e testimonianze: su quali punti dell’offerta turistica la Regione ripone maggiori aspettative?
«Abbiamo costruito una campagna di promozione individuando otto temi di viaggio e su questi gli ambiti turistici hanno declinato un’offerta che è sempre più ampia e diversificata. Credo che la forza della Toscana sia proprio la grande varietà di alternative che è in grado di proporre. Indiscutibilmente, oltre alla vacanza al mare, è centrale il viaggio alla riscoperta della natura, con esperienze di outdoor e sport o, come abbiamo visto con il recente bonus terme, legate a benessere e relax. E poi i borghi, l’enogastronomia grazie al nostro progetto Vetrina Toscana, le città d’arte, ma anche la sostenibilità nell’accoglienza che ci viene riconosciuta dai visitatori e che è il risultato di un percorso di sensibilizzazione iniziato dalle spiagge plastic free e pian piano arrivato all’intero comparto, passando dalle scuole».
L’obiettivo dichiarato di Bto è anche quello di fornire delle chiavi di lettura del futuro turistico alle istituzioni…
«La possibilità di confrontarsi con le migliori esperienze di tutto il mondo e con tanti operatori del settore mette la Toscana nella condizione di fare scelte consapevoli sulla promozione turistica. Per prima cosa, penso che si sia costruita un’organizzazione in grado di rispondere in tempi strettissimi alle variabili della domanda, così da capitalizzare risorse e progetti adattandoli alle condizioni del momento. E questo è il risultato di un rafforzamento, significativo, dell’analisi dei fenomeni e di una pianificazione costruita su prodotti reali. La Toscana, infatti, punta a generare modelli collaborativi tra governance pubblica e gestione privata dell’offerta che siano in grado di presentare sul mercato esperienze coerenti con la campagna promozionale».
Numeri alla mano, da dove riparte la Toscana?
«Il 2021 si sta chiudendo con un incremento deciso rispetto al 2020, i dati raggiungono, nei picchi estivi, livelli non dissimili dal 2019. Ovviamente, non in modo uniforme sull’intero territorio regionale. Lo sforzo è quello di rafforzare la promozione dei settori maggiormente coinvolti dalla diminuzione degli ospiti esteri ed extraeuropei e di continuare a utilizzare la campagna “Toscana, Rinascimento senza fine” nelle sue declinazioni tematiche, nate dalla collaborazione con tutti i territori regionali e dal continuo confronto con gli operatori. I recenti eventi con t.o. italiani ed esteri ci confermano un grande interesse verso la nostra regione, che ci mette nelle condizioni di avere buone aspettative sulla prosecuzione del trend positivo che ha connotato gli ultimi mesi».
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