Tour operator calabresi, appello a Conte e alla Regione
Un gruppo di tour operator incoming che organizza vacanze in Calabria e nel sud Italia ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla presidente della Regione Jole Santelli chiedendo un’azione immediata e coordinata nel tentativo di salvare quel che rimane della prossima stagione estiva.
L’appello parte dal fatto che il 18 maggio è prevista la riapertura delle agenzie di viaggi e dei tour operator e il gruppo chiede per quella data indicazioni su tempi, modalità e scelte per potersi muovere e riprendere a lavorare, e non rischiare di dover vendere il nulla.
La lettera coinvolge tutto il settore del turismo (strutture ricettive, bus operator, case vacanze, operatori balneari, guide, ecc.) perché, come sottolinea il gruppo di promotori, “il turismo per noi al sud è come l’industria manifatturiera per il nord. Capiamo che la situazione è mutabile e gli scenari possono modificarsi giorno dopo giorno, non chiediamo fughe in avanti, ma i tempi stretti richiedono di delineare i contorni di uno scenario su cui iniziare a lavorare.
In sintesi ecco alcuni punti focali che vogliamo sottoporre alla vostra attenzione:
- Serve avere l’indicazione di una data o, quantomeno, di un arco temporale, in cui le strutture ricettive potranno aprire. Proponiamo la possibilità di prevederne l’apertura dopo la metà di giugno, naturalmente valutando regione per regione.
- Serve al più presto un protocollo nazionale per un’accoglienza sicura dei turisti sulla base del quale i titolari delle strutture ricettive possano da subito lavorare per garantirne l’adeguamento. Ci permettiamo di sottolineare l’importanza di definire linee e precetti che vadano dal momento della prenotazione, al soggiorno e al rientro a casa. Crediamo che un aiuto importante possa venire anche dall’utilizzo obbligatorio dell’app Immuni nonché dai test sierologici e dall’utilizzo dei tamponi. Vi è la necessita di avere regole non burocratiche ma semplici e fattibili, che non rendano impossibile o antieconomico l’apertura.
- Serve una campagna promozionale adeguata promossa dal governo e dalle regioni, incentrata sui temi delle bellezze naturali e artistiche ma anche della sicurezza e dell’assistenza sanitaria continua sul territorio. Non ci servono promozioni patinate né effetti speciali, ma iniziative sobrie, economiche e concrete.
- Serve che il bonus vacanze sia spendibile prenotando nelle agenzie di viaggi, uno dei settori più colpiti dalla crisi. Si punti, utilizzando i fondi europei, a incentivare il turismo culturale favorendo la costituzione di gruppi per tour alla scoperta della nostra storia e delle nostre tradizioni. In Calabria chiediamo che si riaprano i termini della legge regionale n. 3 del 7/02/2018 sull’incentivazione del turismo in arrivo. e si agevoli il finanziamento per stimolare nuove richieste, non solo per l’estate, ma anche per l’autunno e l’inverno.
- Serve che il governo e le regioni lancino una campagna Vacanze Sicure in modo da avere una politica di prenotazione e cancellazione senza penali uniforme sul territorio nazionale che tranquillizzi e stimoli gli indecisi.
Tutto questo non significa che in caso di un riemergere dei contagi non si possa tornare indietro o apportare correzioni ma serve programmare tutto nel più breve tempo possibile, altrimenti si arriverà a un eventuale inizio stagione con affanno e male”.
Il gruppo di tour operator incoming sottolinea che se pur non sarà facile convincere gli italiani a trascorrere l’estate al mare, bisogna tentare. “Tutto questo non recupererà i danni economici subiti, ma potrebbe essere un primo passo per la rinascita. Noi vogliamo ritornare a lavorare e produrre. Abbiamo scelto di scrivere a entrambi perché crediamo che, oggi più che mai, serva, da parte delle istituzioni e di tutti noi, uno spirito di collaborazione, di confronto e di unità. Fate presto”, conclude la missiva.