Traffico aereo, crollo del 66%: Iata rivede le stime al ribasso
L’International Air Transport Association ha ridotto ulteriormente le proprie stime sul traffico aereo nel 2020. «Il miglioramento visto nei mesi estivi si è fermato, il settore continuerà a consumare liquidità», ha detto il capo economista Iata, Brian Pearce.
Il leggero miglioramento visto ad agosto, infatti, è stato effetto dei voli effettuati a livello nazionale (su base annuale, i collegamenti domestici sono scesi del 50%, mentre per le tratte internazionali la contrazione è addirittura dell’88%). Più in generale però, le nuove previsioni prevedono per il traffico aereo globale una caduta del 66% per tutto il 2020, tre punti percentuali in più rispetto a quanto stimato in precedenza.
Dal punto di vista mensile, ad agosto il traffico ha registrato un ribasso del 75,3% per quanto riguarda il numero dei passeggeri e la distanza coperta in volo. Il mese di luglio aveva mostrato invece un ribasso del 79,5%. Sul fronte del load factor, la percentuale è calata il mese scorso di 27,2 punti, arrivando ai minimi storici del 58,5%.
«Il settore si sta riprendendo ma sembra che continuerà a consumare liquidità», ha concluso Pearce sottolineando che l’unico modo per uscire da questa situazione è l’introduzione di test rapidi per il Covid-19 negli aeroporti, al posto delle quarantene all’arrivo.