Traffico aereo in ripresa a luglio. E Iata spinge sulle riaperture
Il mercato dei voli nazionali e internazionali comunica una buona ripresa nel mese di luglio, con la domanda di viaggi, però, ancora molto al di sotto dei livelli pre-pandemici. La rilevazione arriva da Iata, l’associazione delle compagnie aeree che rappresenta circa l’82% del traffico aereo globale, che ribadisce come la ripresa effettiva dell’aviazione sia ancora frenata dalle restrizioni imposte dai vari governi, che non danno lo slancio di cui invece il settore ha bisogno.
Snocciolando i dati a disposizione, Iata comunica che la domanda totale dei viaggi aerei a luglio è stati pari al -53,1% rispetto allo stesso periodo del 2019. A giugno si attestava sul -60%. Quanto ai voli internazionali, a luglio si è registrato un -73,6% sul 2019, in miglioramento rispetto al -80,9% di giugno. Passando alla domanda interna, si è segnato un -15,6%; a giugno il dato era al -22,1%.
«I risultati registrati a luglio mostrano il desiderio delle persone di viaggiare durante l’estate – ha commentato il direttore generale Willie Walsh – Il traffico nazionale è tornato all’85% dei livelli pre crisi, ma la domanda internazionale ha recuperato solo poco più di un quarto dei volumi del 2019».
«Il problema sono le restrizioni. Le persone hanno viaggiato dove hanno potuto, principalmente all’interno dei confini di appartenenza. Una ripresa dei viaggi internazionali ha bisogno che i governi ristabiliscano la libertà di movimento. Come minimo, i viaggiatori vaccinati non dovrebbero avere alcun blocco», ha ribadito Walsh.
In Europa, fa sapere Iata, i vettori a luglio 2021 hanno registrato un traffico internazionale al -64,2% rispetto al 2019, in netto miglioramento rispetto al -77% di giugno.