Trasporto aereo a zero emissioni: il progetto dei 200 scali europei
Piena adesione da parte di oltre 200 aeroporti europei alla Dichiarazione di Tolosa per un futuro a “emissioni zero” nel trasporto aereo. Di fatto si apre un nuovo capitolo per il settore aviation in Europa: per la prima volta, i governi, la Commissione Europea, l’industria, i sindacati e gli altri stakeholder chiave, infatti, si allineano formalmente sulla decarbonizzazione del settore.
Un passo molto significativo, che apre la strada a scenari concreti, come l’istituzione di un Patto dell’Ue per la Decarbonizzazione dell’Aviazione e, a livello mondiale, la volontà di Icao di fissare un obiettivo globale per l’aviazione internazionale entro la fine dell’anno.
Anche Aeroporti di Roma, l’aeroporto di Napoli e l’aeroporto di Venezia, insieme ad altri 200 aeroporti europei che hanno deciso di aderire e ad Aci Europe, hanno firmato la Dichiarazione anche in qualità di partner nella roadmap “Destination 2050 aviation Industry”rafforzando ulteriormente il proprio impegno verso la decarbonizzazione, rispetto a cui AdR si è posta lo sfidante obiettivo di azzerare le proprie emissioni entro il 2030 – impegno reso cogente e monitorato dal collocamento del primo Sustainability-Linked Bond, lo scorso aprile.
«Abbiamo deciso di sottoscrivere con entusiasmo la Dichiarazione di Tolosa – ha spiegato Marco Troncone, amministratore delegato di AdR – perché l’azzeramento dei gas serra rappresenta uno dei nostri principali obiettivi strategici in tema di sostenibilità. Ormai da un decennio stiamo proseguendo nel percorso di decarbonizzazione degli scali che gestiamo, confermando l’annullamento delle emissioni di Co2 entro il 2030, in largo anticipo rispetto ai riferimenti europei di settore, con un piano principalmente rivolto a fonti rinnovabili e mobilità elettrica. Allo stesso tempo siamo impegnati nella distribuzione del Saf, il biocarburante per l’aviazione commerciale, con lo scalo di Fiumicino che è stato il primo aeroporto in Italia ad offrire la disponibilità di questo carburante ecologico alle compagnie aeree».
Anche per Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac, questa adesione è un segnale importante: «Gli aeroporti italiani, da anni impegnati in politiche di sviluppo sostenibile, sono stati inspiegabilmente esclusi dal Pnrr e da altre forme di sostegno pubblico per la transizione ecologica. Vale la pena ricordare che il traffico aereo non è il maggior responsabile dell’inquinamento atmosferico, pesando solo per lo 0,8% rispetto al 24% determinato dalle altre forme di trasporto».
In egual misura Monica Scarpa, amministratore delegato del Gruppo Save, ha aggiunto: «I temi ambientali sono da sempre al centro dei nostri programmi di sviluppo. L’impegno che abbiamo preso per arrivare a zero emissioni di CO2 entro il 2030 è tutt’altro che un atto puramente formale, è un processo che determina un’analisi continua delle migliori soluzioni tecnologiche e l’adozione di progetti all’avanguardia. Nel 2021, ad esempio, abbiamo avviato il progetto di mobilità sostenibile Urban Blue con l’obiettivo di dotare l’aeroporto di Venezia entro il 2024 di un vertiporto per veicoli elettrici a decollo verticale, che favoriranno la decongestione dell’area ad elevato traffico automobilistico in cui incide il Marco Polo».
Ad oggi, circa 400 aeroporti nel mondo, sono certificati nell’ambito del programma Airport Carbon Accreditation – incluso ADR, che ha ottenuto il livello di certificazione “4+” (Transition); dal 2019, quando l’obiettivo di carbonizzazione entro il 2050 fu condiviso, gli aeroporti europei hanno continuato a riaffermare il proprio impegno, anche grazie al supporto di ACI Europe.
Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe ha poi sottolineato: «Tutti gli aeroporti che sottoscrivono questa Dichiarazione stanno facendo una differenza tangibile per il nostro futuro in termini di industria, economia e società, continuando a dimostrare ambizione, visione ed eccellenza nelle loro azioni sostenibili. Ammiro e applaudo ognuno di loro».
Carlo Borgomeo, presidente di Assaeroporti, ha affermato: «Siamo orgogliosi di aver sostenuto questo accordo fortemente innovativo che imprimerà un’accelerazione alla decarbonizzazione di un settore già da anni impegnato in progetti per la piena sostenibilità e la transizione green. Siamo infatti di fronte a un passo decisivo per il raggiungimento degli obiettivi di NetZero 2050. Per i gestori aeroportuali italiani il Green Deal europeo non è una moda, né un vincolo: è la nostra strategia di sviluppo».