Trasporto aereo, avanti gli utili. Ma soffrono i titoli in Borsa

Trasporto aereo, avanti gli utili. Ma soffrono i titoli in Borsa
16 Luglio 10:14 2024 Stampa questo articolo

Missione compiuta nel “ritorno al futuro” delle compagnie aeree dopo il traumatico stop della pandemia. Ma, nonostante si rivedano gli utili e le performance operative siano tornate ai livelli pre Covid, i titoli in Borsa legati all’aviazione continuano a essere in sofferenza e questo a causa delle recenti vicende che hanno coinvolto i due grandi costruttori Boeing e Airbus.

Vicende di estrema gravità che hanno fortemente inciso sulla produttività, al punto da rallentare la consegna degli aeromobili e, quale diretta conseguenza, gran parte delle aerolinee ha dovuto rivedere – al ribasso – i piani di sviluppo da qui al 2030.

È l’analisi spietata emersa nell’Outlook 2024 Aerospace, Defense and Aviation di Alix Partners, società di consulenza globale, riportata in sintesi dal Sole 24 Ore, e nella quale si evidenzia che “le performance e crescita dipendono dalla capacità di adattamento di un settore che mantiene un trend di crescita grazie alla forte domanda di viaggi e agli ordini record per gli aerei commerciali”. Tuttavia, “resta da risolvere il problema della filiera di fornitura e della qualità dei componenti che rallentano l’incremento atteso della produzione e minacciano la capacità dei costruttori di aerei di consegnare alle aerolinee quanto previsto dal portafoglio ordini”.

In buona sostanza, gli analisti osservano che il contesto in cui operano le compagnie aeree rimane ad alta criticità per via della capacità limitata di aerei disponibili a causa dei problemi tecnici legati al motore Gtf di Pratt & Whitney, che sta tenendo a terra più di 600 aerei della famiglia degli Airbus 320, e anche i ritardi nella consegna degli aeromobili, in particolare del Boeing 737 Max.

Nonostante l’aumento dei prezzi dei biglietti in Europa e Stati Uniti tra il 9% e il 12% nel 2023 rispetto al 2019, le compagnie aeree devono comunque fronteggiare una crescente inflazione dei costi, aumenti salariali e un livello sempre elevato del prezzo dei carburante da aviazione. Tutti fattori che possono compromettere i risultati finanziari in un settore che infatti in Borsa non sta brillando: secondo i calcoli di Alix Partners 100 dollari investiti a metà 2019, prima della crisi pandemica, hanno accusato una riduzione a 69 dollari a metà 2024 (-31%), mentre l’indice di Borsa Standard & Poor’s avrebbe portato a un valore doppio pari a 208 dollari (+108%).

Ancor più critica la posizione dei produttori di aerei (Airbus, Boeing, Comac) che, pur vantando un portafoglio di ordini che già in questo primo semestre dell’anno ha superato 15mila velivoli, pari a oltre 9 anni di produzione (con un aumento del 18% rispetto al 2023), deve fronteggiare considerevoli grane tecniche e pesantissimi contenziosi nei tribunali.

Di conseguenza, le compagnie aeree si trovano nella situazione non facile di dover avviare piani di sviluppo senza la certezza che i produttori di aerei, loro partner, riescano a rispettare i tempi di consegna.

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Andrea Lovelock
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