L’aviazione commerciale, in Italia, vale 70 miliardi di euro, una cifra sette volte più grande del totale dei ricavi delle compagnie aeree. A rilevarlo è lo studio realizzato da Bain & Company, presentato al convegno organizzato dall’Enav dal titolo Trasporto aereo: volano per lo sviluppo del Paese.
In particolare, l’impatto diretto è di 18 miliardi, di cui 10 di ricavi generati in Italia dai vettori, 3 di giro d’affari degli aeroporti e 5 di servizi diretti (controllo voli, handling, manutenzione, carburante, agenzie viaggi). Il valore indiretto è invece di 53 miliardi, di cui 34 generati da passeggeri domestici e internazionali leisure, 16 dal business travel, 3 da aerospace e infrastrutture per investimenti e produzione di aerei civili.
Alla luce delle previsioni di crescita del traffico in Italia, inoltre, lo studio calcola un potenziale impatto sull’economia di altri 60-80 miliardi entro il 2035. Per una cifra complessiva che potrà sfiorare addirittura i 150 miliardi di euro.
«Gli esempi di Paesi virtuosi dimostrano che risultati si possono raggiungere investendo nel lungo periodo in infrastrutture, in aziende efficienti, sia pubbliche che private. In Italia siamo molto avanti, ma ancora molto c’è da fare, stanto sul fronte della privatizzazione, quanto su quello della regolamentazione», ha commentato il presidente dell’Enav, Roberto Scaramella.