Voli, stangata green fee:
quanto inciderà sulle tariffe?

Voli, stangata green fee:<br> quanto inciderà sulle tariffe?
26 Giugno 11:17 2024 Stampa questo articolo

La nuova stangata per i passeggeri si chiama “green fee“. Dopo l’annuncio del supplemento da 1 fino a 72 euro (a seconda delle tratte operate) che il Gruppo Lufthansa applica a partire da oggi sui biglietti emessi, anche altre grandi compagnie aeree come British Airways, Iberia, Air France-Klm si apprestano a introdurre una tassa ambientale magari con modalità differenziate, ma comunque sempre rivolta a coprire i costi “colossali” previsti per abbattere l’inquinamento.

Secondo quanto riportato dai media specializzati, infatti, da qui al 2050 le compagnie aeree – come contributo alla transizione ecologica – dovranno sborsare qualcosa come 800 miliardi di euro, una stima delle spesa complessiva calcolata dagli analisti del trasporto aereo per adeguare le flotte, acquistare combustibili sostenibili e assicurare la protezione del clima attraverso il graduale abbattimento delle emissioni Co2 fino al traguardo delle zero emissioni. La tappa intermedia sarà l’anno spartiacque del 2030, entro il quale i vettori dovranno aver compiuto l’abbattimento del 55% delle emissioni.

I requisiti ambientali richiesti dalle norme Ue in vigore sono quantomai stringenti e tutte le aerolinee dovranno correre ai ripari: il pacchetto comunitario ReFuelEu stabilisce infatti che dal 2025 tutti i voli in partenza da un aeroporto dell’Unione europea saranno obbligati a utilizzare una quota minima di carburante sostenibile per l’aviazione (Saf, Sustainable aviation fuel) dal 2% già del prossimo anno al 20% nel 2035, 34% nel 2040, fino al 70% nel 2050.

Riguardo alle misure per sostenere questi costi, si attende ora un annuncio anche dalle principali compagnie aeree low cost, seppure per il momento non abbiano ancora diramato alcuna comunicazione di servizio. D’altra parte, l’adeguamento delle flotte, l’acquisto di aeromobili con motori meno inquinanti e l’uso di combustili come il Saf sono condizioni obbligate per tutti i vettori che intendono continuare a volare nei cieli europei. Per gli scenari futuri c’è, infine, la grossa incognita degli aerei ad alimentazione elettrica e a idrogeno, che potrebbero rivoluzionare l’aviazione commerciale già dal 2040.

Ed è già partito il “toto green fee” per capire come e quanto peserà sui biglietti aerei. Intanto Lufthansa ha già fornito dettagli circa le sue modalità: sui voli a corto e medio raggio le tariffe aumenteranno fino a 5 euro in Economy e 7 euro in Business Class, mentre, sui voli a lungo raggio, i costi aumenteranno tra 18 e 36 euro per le tariffe business e fino a 72 euro per quelle di prima classe a partire dal 2025. A conti fatti, la green fee applicata su tutti i voli europei inciderà mediamente tra i 20 e i 25 euro per ogni biglietto emesso e, per quanto riguarda i voli nazionali in Italia, i rincari dovrebbero oscillare dai  30 ai  35  euro, ma bisognerà attendere chi tra Ita Airways e le altre aerolinee competitor sul nostro territori farà la prima mossa.

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Andrea Lovelock
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