Trasporto aereo, l’effetto coronavirus accelera il consolidamento

Trasporto aereo, l’effetto coronavirus accelera il consolidamento
04 Marzo 07:00 2020 Stampa questo articolo

L’emergenza coronavirus farà pulizia, portando a un maggiore consolidamento nei cieli europei. Dalla platea di Bruxelles, dove si sono riuniti in occasione dell’Annual Aviation Summit di A4E, i numeri uno della principale compagnie aeree fanno il punto sull’epidemia e dicono che il peggio deve ancora venire.

«Anche i social media sono popolati da idioti, il punto di svolta lo avremo tra un paio di settimane, poi faremo il punto già con le prenotazioni per Pasqua. Ma per l’estate tutto sarà tornato come prima», ha detto Michael O’Leary, il numero uno di Ryanair Holdings.

Le prenotazioni tuttavia, si stanno già adesso stabilizzando, e la cosa sarà ancora più chiara nel momento anche in Europa la situazione seguirà il trend già avvenuto in Asia. «Tutto il settore sta sperimentando una significativa flessione della domanda, in particolare dei viaggi di lavoro», ha aggiunto il ceo di Iag, Willie Walsh, sottolineando come molte conferenze siano state cancellate. «Rispetto all’11 settembre 2001, quando i viaggiatori capirono subito l’origine della crisi, adesso i tempi saranno molto più lunghi».

Il risultato, in questo caso, sarebbe un ulteriore accelerazione di quel processo di consolidamento già in atto da tempo. «Non so quando, ma sarà un fenomeno che inevitabilmente avverrà. Sta già succedendo nel resto del mondo, dove ormai sono pochi i grandi vettori», ha concluso il numero uno del Gruppo Air France-Klm, Ben Smith.

L'Autore

Giorgio Maggi
Giorgio Maggi

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