«Il trasporto aereo internazionale appare solido, ma incognite come la Brexit e le tensioni commerciali Usa-Cina potrebbero incidere negativamente sull’andamento dell’anno in corso». A dirlo è il ceo e direttore generale di Iata, Alexandre de Juniac, commentando i risultati del monitoraggio mensile relativo a novembre 2018.
Dati rassicuranti, quelli del penultimo mese dello scorso anno, che vedono una crescita del 6% nel traffico aereo con il consolidamento del primato dell’Asia, il cui market share sfiora il 34%. Arretra, invece, l’Europa che si assesta sul 26%, mentre il Nord America si stabilizza sul 22%. Il buono stato di salute del trasporto aereo internazionale è certificato anche dal load factor stabile sull’80%.
L’associazione delle compagnie aeree registra, poi, una forte crescita della domanda aerea in Europa (+9%), seguita da buoni incrementi anche in Sudamerica, Asia e Nord America, mentre il Medio Oriente cresce con il freno a mano (+2%). Infine, tra i bacini di traffico trainanti, c’è ancora una volta l’India che ha fatto segnare un aumento a doppia cifra (+14%).