Tantissimi zeri per il settore dei viaggi e turismo. Una spesa complessiva della popolazione attiva che negli ultimi cinque anni ha toccato i 4 trilioni di dollari (3,7 trilioni di euro) e un volume di ricavi che solo per l’anno in corso si prevede che supererà i 930 miliardi di dollari (circa 862 miliardi di euro), una soglia mai toccata nella storia del settore, destinato a diventare davvero l’industria trainante dell’economia mondiale. Per il mercato dei viaggi questo significa un incremento del +8,3% rispetto al periodo pre pandemico. Queste sono le stime tracciate da Stocklytics.com, una delle maggiori piattaforme di trading.
Di particolare interesse anche la ripartizione di questa spesa per le singole voci che compongono il viaggio e il soggiorno turistico. È il settore degli alberghi ad aver fatto registrare quasi la metà della spesa totale, con un fatturato che dal 2019 al 2023 ha totalizzato 1,85 trilioni di dollari (1,5 trilioni di euro). Prima della pandemia il settore del turismo globale aveva registrato per decenni una crescita quasi ininterrotta, con centinaia di miliardi di dollari spesi ogni anno in hotel, crociere, case vacanza e pacchetti vacanza. La situazione è cambiata nel 2020 e nel 2021, gli anni che hanno portato al calo delle entrate più significativo che questo mercato avesse mai visto. Tre anni dopo, però, l’intero settore si è completamente ripreso, sebbene ancora vulnerabile alle condizioni economiche globali.
I dati complessivi sulle spese turistiche sono stati confermati anche dalla società di ricerche Statista Market Insights, che ha certificato come negli ultimi cinque anni gli hotel abbiano fatto registrare molti più introiti di qualsiasi altro segmento di mercato. Dal 2018, le persone in tutto il mondo hanno speso più di 1,85 trilioni di dollari in vacanze in hotel, quasi il 45% in più rispetto a pacchetti vacanza, crociere, campeggi e case vacanza messi insieme. I pacchetti vacanza si classificano, infatti, come il secondo flusso di entrate più grande, con 1,28 trilioni di dollari di spesa quinquennale. Gli affitti in appartamenti o ville per le vacanze hanno registrato solo un terzo, ovvero 448 miliardi di dollari negli ultimi cinque anni. Molto più in basso, seguono il campeggio e le crociere, con entrate rispettivamente di 240 e 113 miliardi di dollari.
In merito alla mappatura per macro regioni, infine, quella degli europei è stata la popolazione che ha speso di più in vacanze e viaggi: oltre 1,2 trilioni di dollari in cinque anni, quasi il 40% in più della spesa fatta segnare dagli americani e addirittura il doppio di quella dei cinesi, che a dire il vero negli ultimi tre anni – per motivi legati al Covid e alle restrizioni – hanno ridotto molto la loro capacità di spesa, semplicemente perchè non hanno viaggiato se non all’interno delle loro destinazioni domestiche.
Gli Usa sono stati l’unica nazione che si è avvicinata agli europei in termini di spesa totale, con 917,7 miliardi di dollari spesi in vacanze e viaggi dal 2018. La Cina, la seconda nazione più grande del mondo, è molto al di sotto di queste cifre, con una spesa di 666 miliardi di dollari, quasi il 30% in meno degli americani e quasi la metà della spesa complessiva degli europei.