Tre commissari per Alitalia. E la newco taglia più rotte
Dopo il primo round del confronto sulla nuova Alitalia tra governo e Ue, arrivano altre novità sia sul fronte della compagnia in amministrazione straordinaria sia riguardo la newco Ita. Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha infatti nominato due nuovi commissari per Alitalia in a.s., che affiancheranno Giuseppe Leogrande. Si tratta di Daniele Santosuosso, avvocato e ordinario di diritto commerciale all’Università La Sapienza di Roma, e Gabriele Fava, giuslavorista e componente della presidenza della Corte dei Conti.
Le due new entry supporteranno il commissario nominato dall’ex ministro Patuanelli sia nei lavori di trasferimento del ramo aviation a Ita, sia relativamente al bando di vendita degli altri asset (handling, manutenzione, MilleMiglia) e degli ammortizzatori sociali per i dipendenti. Un affiancamento che, secondo Il Sole 24 Ore, ha il sapore di un “commissariamento” del super-commissario Leogrande. Giorgetti avrebbe fatto questa scelta, infatti, dopo un colloquio a due con Leogrande (che avrebbe anche offerto le sue dimissioni, ndr).
Sul fronte Ita, invece, la newco guidata da Francesco Caio e Fabio Lazzerini, la revisione del paino industriale attuata in questi giorni non interessa solo i tagli a flotta e personale – 43-45 aerei e 4.500 dipendenti in tutto, ndr – ma, come prevedibile, anche il network.
Secondo le prime indiscrezioni, infatti, verrebbero meno numerosi collegamenti domestici poco redditizi come i voli da Roma per Pisa e Firenze, da Milano a Trapani, da Bologna a Catania, e i collegamenti Genova-Olbia e Alghero-Trieste. Sul lungo raggio, invece,si punterebbe solo a 5-6 rotte remunerative, senza ipotizzare, almeno all’inizio, i collegamenti per Santiago del Cile, Città del Messico, L’Avana e Seoul. La newco, inoltre, starebbe pesando anche di ridurre le frequenze tra Milano Linate e Roma Fiumicino.
Sul medio raggio, inoltre, salterebbero anche i voli verso San Pietroburgo e Kiev, Bucarest e Podgorica. Le conferme, quindi, sarebbero solo per i voli con gli Usa, il Giappone, Brasile e Argentina. Queste ultime due destinazioni, secondo Ita, dovrebbero garantire comunque una buona profittabilitá anche solo con il traffico degli italo-brasiliani e italio-argentini e viceversa.