by Giorgio Maggi | 9 Marzo 2020 10:48
Treni regolari, poche persone in arrivo e in partenza, qualche pendolare e primi controlli ai viaggiatori. La fotografia scattata nella prima giornata di “zona rossa” alla Stazione Centrale di Milano arriva dopo poche ore dalla direttiva inviata dal Viminale alle prefetture per monitorare gli spostamenti dei cittadini[1] nelle aree più critiche per il coronavirus, con la necessità di essere in possesso di un’autocertificazione che giustifichi il proprio spostamento nelle zone rosse (in entrata, in uscita e internamente) solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
“I controlli sul rispetto delle limitazioni agli spostamenti – si legge nella direttiva – avverranno innanzitutto lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti”, compresi dunque aeroporti e stazioni, dove, tra le altre cose, viene prevista una canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita “al fine di consentire le verifiche sullo stato di salute dei viaggiatori” con i termoscanner. Chi non rispetta le norme, stabilisce il decreto “sicurezza” entrato in vigore l’8 marzo, sarà soggetto all’articolo 650 del codice penale, che prevede il rischio di arresto e una sanzione di circa 200 euro.
Intanto, però, si allunga sempre di più l’elenco delle compagnie aeree che stanno cancellando i propri operativi dagli aeroporti compresi all’interno delle zone rosse, Milano e Venezia su tutti. L’ultima in ordine di tempo è stata Alitalia, che dal 9 marzo sospende l’intera attività su Malpensa e ridimensiona quella su Linate, che diventerà momentaneamente solo nazionale, e sul Marco Polo.
Fino al 3 aprile, quindi, la compagnia effettuerà le seguenti modifiche: da Milano Linate verranno operati solo collegamenti nazionali, con una riduzione di frequenze sulle rotte servite, mentre le destinazioni internazionali saranno raggiungibili con i voli via Roma Fiumicino. Infine, da Venezia la compagnia continuerà ad operare con un numero minore di frequenze i collegamenti da/per Roma.
IL PUNTO SULLE COMPAGNIE AEREE. Tra gli alti vettori che hanno deciso di sospendere gli operativi dagli aeroporti della zona rossa, ci sono Royal Air Maroc (anche da Venezia), Saudia (fino al 28 marzo), Aer Lingus (fino al 7 aprile, Milano e Venezia), airBaltic (fino alla fine di aprile, da Milano e Verona), Eurowings (Colonia-Linate, Amburgo-Malpensa, Stoccarda-Malpensa), Oman Air (da Malpensa), Pobeda (da Bergamo per Mosca Vnukovo) e Air Malta (da Malpensa).
Numerose anche la compagnie che, pur senza sopprimere gli operativi, hanno intrapreso una significativa riduzione delle frequenze: UTAir (da Milano Malpensa e Mosca Vnukovo); Austrian Airlines (su Malpensa, da 33 a 17 voli settimanali; su Venezia, da 21 a 11 voli settimanali); Eurowings (Dusseldorf-Malpensa, da 30 voli settimanali a 14); Klm (Milano e Venezia), Brussels Airlines (Milano Malpensa da 17 a 4 voli settimanali, Milano Linate da 18 a 7 voli settimanali) e United Airlines, che effettuerà riduzioni operative sulla rotta Milano Malpensa–New York Newark (tre volte alla settimana, fino alla fine di aprile).
LE PRESCRIZIONI DELL’ENAC. L’Enac, infine, ha diramato una nota per precisare le modalità di viaggio. Per l’Ente, infatti, gli aeroporti italiani sono tutti aperti e funzionanti e le operazioni di volo sono garantite, a condizione che siano osservate alcune prescrizioni:
– Coloro che utilizzano il mezzo aereo da/per le zone “a contenimento rafforzato” per esigenze lavorative, per necessità o per motivi di salute devono compilare e portare al seguito un modulo fornito dalla Polizia (pubblicato e scaricabile anche sul sito dell’Enac) contenente un’autodichiarazione che attesti le sopraelencate motivazioni,
– Per i voli al di fuori del territorio nazionale (Schengen o extra Schengen) i residenti nelle zone “a contenimento rafforzato” dovranno compilare e presentare alla partenza e all’arrivo l’autodichiarazione con l’indicazione dello scopo del viaggio;
– Per quanto riguarda gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, si ribadisce che gli stessi sono consentiti con le modalità indicate (autodichiarazione da portare sempre con sé e da esibire, su richiesta, alle Autorità competenti). Pertanto, lavoratori nell’ambito del settore aereo, come ad esempio, gli equipaggi dei vettori, gli operatori aeroportuali etc. possono muoversi da e per le zone “a contenimento rafforzato”.
L’Enac, infine, rinnova l’invito ai passeggeri con voli da e per gli aeroporti all’interno delle zone con restrizioni, a contattare la compagnia di riferimento per avere informazioni sullo stato effettivo del proprio volo.
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