Sui binari della Transiberiana d’Italia, la ferrovia turistica che risale la Majella d’Abruzzo, è ripartito il primo treno storico della Fondazione Fs nel nostro Paese, dopo oltre cinque mesi di stop causato dell’emergenza sanitaria.
Sabato 1 agosto, in occasione del primo treno storico che ha percorso la linea da Sulmona a Castel di Sangro, si è registrato il sold out: oltre 300 passaggeri-turisti hanno viaggiato a bordo delle vetture d’epoca, in piena sicurezza, grazie a tutte le misure adottate dalla Fondazione Fs, la quale ha aggiunto al treno ulteriori carrozze Centoporte degli anni ’30 al fine di consentire il distanziamento dei posti e dando origine ad una spettacolare composizione di vetture antiche, raramente visibile su linee non elettrificate.
Il tutto esaurito si registra anche nelle prossime circolazioni programmate sulla Transiberiana d’Italia nel mese di agosto: la prima data utile per poter prenotare un posto a bordo del treno storico è, ad oggi, il 20 settembre. Si stanno infatti organizzando corse aggiuntive.
«L’economia di questi territori – ha affermato il direttore generale della Fondazione Fs Luigi Cantamessa – è ormai legata all’attività dei treni storici e del turismo ferroviario: piccoli e meravigliosi borghi, molto spesso spopolati e fuori dai grandi circuiti turistici, traggono beneficio economico dal passaggio dei nostri treni».
Nel solo 2019 sulla Transiberiana d’Italia hanno viaggiato oltre 30mila turisti. È un calendario particolarmente ricco quello proposto dalla fondazione Fs per il rilancio del turismo ferroviario in Italia: da sabato 22 agosto ripartono i treni storici anche in Sicilia; dal 6 settembre sarà la volta della Lombardia e della Campania, tutti seguendo il distanziamento dei posti a bordo su carrozze con i finestrini come un tempo abbassabili.