Treni supersonici e trolley-scooter:
la fantascienza del travel è realtà
Las Vegas vetrina di lusso per le meraviglie tecnologiche del prossimo futuro. Si chiude in queste ore il Ces 2018, la più grande fiera dell’elettronica del Nordamerica che ogni anno catalizza l’attenzione mondiale, non solo degli esperti di hi-tech, ma anche del popolo dei curiosi pronti a condividere su internet foto e video delle creazioni che sperano, in un giorno non troppo lontano, di poter utilizzare.
Tra improbabili prototipi e costosissimi marchingegni, la fiera ha dato spazio anche ad alcune innovazioni utili al mondo del travel. Ad esempio in molti aspettano di vedere quali trasformazioni porterà il 5G, ovvero lo standard di telefonia mobile che permetterà l’uso di applicazioni multimediali avanzate e collegamenti dati con la banda larga. Se già il 4G, l’attuale standard meno performante, ha permesso a realtà della sharing economy quali Uber e Airbnb di affermarsi, come cambierà lo scenario quando gli smartphone diventeranno così potenti da scaricare un film di due ore in soli tre secondi? Il 5G arriverà in alcuni mercati selezionati già quest’anno, ma i telefoni in grado di usare questa tecnologia non usciranno prima del 2019. Nonostante non sia ancora una realtà, insomma, gli occhi sono puntati sul nuovo standard che permetterà agli organizzatori di viaggi di monitorare la posizione del cliente in tempo reale, spedire complesse informazioni di navigazione, e rendere più efficaci le chat come strumento di customer service. Senza considerare che utilizzare una larghezza di banda superiore significa più connessione tra i vari apparecchi e maggiore capacità raggiunta dagli strumenti digitali. Fino al suo debutto sul mercato, insomma, il 5G è destinato a diventare un tormentone. Già a Fitur 2018, la prima fiera travel in calendario dell’anno, saranno presentati i prototipi di alcune app che sfrutteranno questa tecnologia per: realtà aumentata, traduzioni in più lingue e servizi di teleconferenza immersiva.
Molta attenzione la sta catalizzando anche l’Hyperloop, il più futuristico dei treni a lievitazione, che scorrono cioè sospesi a pochi centimetri dai binari. Sono diverse le società che stanno testando questi nuovi mezzi, tra cui anche realtà italiane, ma è il convoglio targato Virgin a riscuotere più curiosità al momento. E non solo per l’entrata in scena di Sir Richard Branson, tra i finanziatori. Nato da un’idea di Elon Musk, il treno è progettato per correre all’interno di un tunnel pressurizzato e al massimo della potenza sarà in grado di raggiungere i 1.200 km orari. Un tunnel svelato solo poche settimane fa, in occasione dell’ultimo test che si è concluso con successo portando il convoglio a raggiungere la velocità di 300km/h. Il Virgin Hyperloop One sarà un vero mezzo del futuro in grado di ridisegnare il modo di viaggiare riuscendo a ridurre al minimo i tempi di percorrenza: per un viaggio da 4.000 km come quello da New York a Los Angeles, che in aereo dura almeno 6 ore, saranno sufficienti 4 ore e mezza. Rimane il mistero sulla località di debutto del treno, fissato comunque per il 2020.
Novità assoluta nel campo dei trasporti, anche se molti faranno fatica a crederci, è poi il trolley-scooter, una valigia che non porta solo i vestiti ma anche il proprietario. Lanciata dalla società Modobag, è il primo smart trolley che alimentato a batteria non si limita a camminare da solo ma trasporta chi ne ha bisogno. E non si parla di prototipi ma di un prodotto già in vendita. Dotata di manubrio telescopico, sedile in memory foam e prese usb, questa valigia in alluminio ha una capacità di 32 litri, arriva a raggiungere i 12 km/h, e vi segue anche in cabina, perché le sue dimensioni rispettano le misure del classico bagaglio da cappelliera. In più ha tempi di ricarica ridottissimi: l’80% della capacità con soli 20 minuti di stop. Unico neo, il prezzo di 1500 dollari.