«Il digitale sta esplodendo. Soprattutto grazie la nostra app che viene utilizzata non solo per consultare e collegamenti, ma anche per prenotazioni e acquisto di biglietti. Infatti, attraverso il canale digitale sono stati venduti il 31% di biglietti in più rispetto al 2022». Questo il primo aspetto delle novità annunciate dall’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, alla presentazione a Milano della Winter Experience 23-24 del Polo passeggeri del Gruppo Fs (composto da Trenitalia, appunto, ma anche da Busitalia, Ferrovie del Sud Est e Treni Turistici Italiani), al via il 10 dicembre con 24mila i collegamenti nazionali al giorno in treno e bus, 13mila i collegamenti in Europa e un investimento di 1 miliardo in nuovi treni, tra cui 40 Frecciarossa 1000.
Ed è proprio sulla digitalizzazione che la compagnia ferroviaria sta puntando implementando le funzioni dell’applicazione per mobile che vuole soprattutto arrivare a offrire servizi personalizzati. Servizi diversi per ciascun utente registrato memorizzando le preferenze, come le tratte più frequenti, o i punti di riferimento come la città in cui si vive, per proporre per prime le soluzioni che con più probabilità rispondono alle esigenze di chi la sta utilizzando.
Tra le funzioni già implementate, il viaggio door to door. Inserendo una destinazione, completa di indirizzo finale, l’app non si limita a proporre il treno che si avvicina di più a quell’indirizzo, ma anche i percorsi che consentono di raggiungere la stazione di partenza e poi, dalla stazione finale, come arrivare all’indirizzo indicato. Quindi, al pari di quel che fa Google Maps, suggerisce anche gli eventuali autobus urbani e i percorsi da fare a piedi.
E proprio l’intermodalità, ovvero un’offerta che comprende anche mezzi diversi dal treno, sembra essere tra gli impegni maggiori della società del Gruppo Fs nei prossimi anni. Oltre ai nuovi treni, come i 40 nuovi Frecciarossa 1000, i nuovi treni Intercity, sono stati pianificati investimenti anche negli autobus, attraverso la società del gruppo Busitalia, che incrementeranno i collegamenti con le località nelle quali la ferrovia non arriva direttamente.
«Abbiamo siglato un contratto di circa 1 miliardo di euro per la fornitura dei nuovi Freccia e, nell’ambito dei fondi del Pnrr, stiamo investendo in nuovi treni e carrozze Intercity, con particolare attenzione alle regioni del Sud», ha aggiunto Corradi.
E mentre il Frecciarossa abbatte i tempi, con due collegamenti quotidiani che collegano Milano e Roma no stop in 2 ore e 50 minuti, parte il collegamento Roma-Cortina con i nuovi servizi targati Tti – Treni Turistici Italiani, società del Gruppo che è stata costituita lo scorso luglio per proporre un “turismo lento”.
Sembra, comunque, che il treno stia vivendo una stagione d’oro e di riscoperta se si pensa ai 270 collegamenti quotidiani delle sole Frecce, oltre agli Intercity, regionali e bus con i quali Trenitalia arriva a 24mila collegamenti al giorno.
Ma al successo italiano, che si concretizza nel 20% di passeggeri in più registrato nei primi 10 mesi di quest’anno, bisogna aggiungere anche l’attività fuori dall’Italia. Oltre ai collegamenti ferroviari con diversi Paesi dell’Ue, come Spagna, Francia e Germania, il Gruppo Ferrovie dello Stato è presente anche in Grecia, Olanda e Germania con proprie società, Hellenic Train, Qbuzz e Netinera. In Spagna, inoltre, partecipa al consorzio dell’alta velocità Iryo.
I mercati esteri, d’altra parte, sono in crescita per la compagnia ferroviaria italiana, come confermano i numeri in crescita dei biglietti acquistati online dall’estero. E non solo Europa: «Il primo biglietto per Treni Turistici Italiani – ci ha tenuto a sottolineare Corradi – è stato acquistato negli Usa».
Tra i viaggiatori stranieri che hanno scelto Trenitalia quest’anno, l’80% proviene dagli Stati Uniti. E si tratta di passeggeri che in genere preferiscono viaggiare in business class. Ma la società punta, adesso, ai mercati del Sud-Est asiatico.