Trenitalia, la rivincita del trasporto regionale
Trenitalia torna a guadagnare con il servizio regionale. Stando al Corriere.it che analizza il bilancio 2016 di Trenitalia il servizio passeggeri regionale ha chiuso con un margine operativo lordo in aumento del +9,2%, passando da 718 milioni del 2015 a 783,9 milioni di euro del 2016. Ciò grazie all’aumento dei ricavi da prestazioni, cioè dei ricavi a valere sui contratti di servizio con le Regioni.
In quest’ottica si comprende anche il rinnovato interesse del vettore a investire sulle tratte regionali. Recentemente, infatti, ha bandito una gara, del valore complessivo 4 miliardi di euro, per 150 nuovi treni a media capacità elettrici monopiano che ospiteranno fino a 321 posti a sedere e verranno realizzati da Alstom nel sito di Savigliano, mentre 300 nuovi Rock, treni a alta capacità elettrici a due piani con un minimo di 465 posti a sedere saranno invece prodotti da Hitachi Rail Italy nei centri industriali di di Pistoia, Napoli e Reggio Calabria, ed entreranno in funzione dal 2019.
Tornando al bilancio, i ricavi di vendite e prestazioni registrano un decremento dello 0,2% attestandosi, a fine esercizio, a 4.858,2 milioni di euro, composti essenzialmente da ricavi da traffico, ovvero biglietti venduti, pari a 2,768 miliardi e ricavi da contratto di servizio, cioè fondi pubblici per il Tpl regionale, pari a 1,92 miliardi. I ricavi da traffico diminuiscono complessivamente di circa 51 milioni (-1,8%). Tuttavia le dinamiche risultano diverse tra il traffico passeggeri long haul con -86,6 milioni di euro e il traffico passeggeri regionale, con +35,6 milioni.
Stando a quanto affermato da Trenitalia, la flessione è da imputare al rallentamento della domanda di mobilità conseguente agli effetti esogeni legati agli attentati terroristici della fine 2015 e del 2016 nonché al fatto che, rispetto al 2015, sono venuti meno i volumi di traffico incrementali originati dall’Expo.