Ha riaperto dopo sole due settimane di lavori la principale pista di atterraggio del Trieste Airport. Un investimento di oltre 8 milioni di euro, a completamento del piano da 40 milioni di euro realizzato nel quadriennio 2016-2019.
I lavori hanno interessato la riqualificazione strutturale e funzionale delle infrastrutture di volo tra cui la pista dello scalo: la pista principale (riadibita adesso a tutti i voli in arrivo e partenza dal Trieste Airport), i raccordi e la taxiway parallela che era stata trasformata in pista ausiliaria per la durata dei lavori consentendo la piena attività dello scalo.
Sono inoltre stati realizzati i nuovi impianti di illuminazione e gli aiuti visivi luminosi (a cura di Enav), la rigeometrizzazione delle pavimentazioni portanti dei raccordi per favorire la movimentazione degli aeromobili e tutte le opere civili correlate.
Il primo volo ad atterrare, dopo l’ottenimento della completa agibilità, è stato il Milano Linate della compagnia Alitalia.
Nelle prossime settimane verranno completate alcune attività secondarie previste dalla riqualificazione e programmate dopo i lavori principali per consentire la riapertura della pista in tempi brevissimi.
«Siamo riusciti in poche settimane a realizzare tutti i lavori di ottimizzazione delle infrastrutture di volo, senza ripercussioni sull’operatività dello scalo e portando a termine il piano di investimenti quadriennale con sei mesi di anticipo – ha dichiarato il direttore generale del Trieste Airport Marco Consalvo – Oggi l’aeroporto può contare su una moderna pista da 3.000 metri, capace di accogliere tutti i tipi di velivoli, all’altezza dei migliori scali internazionali».