Truffe online ai viaggiatori: la metà non recupera il maltolto
Con l’approssimarsi dell’alta stagione scattano puntualmente i segnali d’allarme sulle truffe ai danni dei vacanzieri: secondo il portale Facile.it lo scorso anno circa 1,8 milioni di turisti italiani sono stati vittime di truffe e raggiri in prevalenza sulle piattaforme digitali, che promettono sconti e agevolazioni che alla resa dei conti scompaiono per magia oppure soluzioni convenienti in suggestive strutture ricettive che semplicemente non esistono.
Si tratta di un fenomeno in forte crescita per via della proliferazione di siti e piattaforme spesso dai nomi esotici o comunque accattivanti: sempre secondo l’indagine di Facile.it condotta da mUP Reserach e Bilendi le truffe nel 2023 hanno fruttato circa 643 milioni di euro regolarmente versati dai potenziali turisti italiani a saldo di una “promessa” di vacanza mai mantenuta. A conti fatti poi, almeno la metà dei truffati non è riuscito a recuperare quanto pagato.
Esiste anche una casistica relativa alle truffe e più frequenti e i raggiri più in voga riguardano la totale mancanza di corrispondenza tra le foto e le descrizioni della location e le sue reali condizioni: strutture fatiscenti o sistemazioni prive di adeguati servizi sono le situazioni più ricorrenti (30%), e un buon 70% dei clienti truffati accetta di soggiornare comunque per non dover rinunciare alla vacanza.
In generale, le truffe online legate al turismo nel 2023 hanno riguardato soprattutto le case vacanza (42%) seguite dai bed and breakfast (35%) e a distanza gli hotel (17%).
C’è poi da fare dei distinguo riguardo ai soggetti più colpiti dalle frodi online legate a viaggi e vacanze: sempre secondo questa indagine, sono in prevalenza i giovani della fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni a essere coinvolti in questi raggiri, ovvero coloro che sono sempre alla ricerca delle soluzioni più economiche e risultano meno smaliziati rispetto agli adulti. Tanto è vero che il target degli over 60 risulta essere quello meno colpito dalle truffe in quanto più avveduti nella ricerca delle offerte e delle condizioni di soggiorno.
Tra le contromisure da adottare, Facile.it suggerisce di premunirsi di una apposita polizza assicurativa che protegge da eventuali raggiri legati proprio alle strutture ricettive. La compagnia tutela il viaggiatore non solo in caso di abitazione fantasma, ma anche qualora questa sia differente da come pubblicizzata nell’annuncio.
Si consiglia anche di verificare le foto e l’annuncio: spesso i malfattori utilizzano la stessa descrizione e immagini per annunci di immobili in località differenti. Una veloce indagine sui motori di ricerca potrebbe aiutare ad identificare eventuali annunci clone, segno inequivocabile di una truffa.
Così come prima di prenotare è sempre bene assicurarsi che l’indirizzo e la struttura esistano realmente. L’utilizzo del web, di mappe digitali o, se possibile, di conoscenti, consente di verificare i dati e ridurre al minimo i rischi di trovarsi in presenza di un immobile fantasma.
Evitare, infine, pagamenti non tracciabili e usare forme di pagamento che possano tutelare il vacanziere in qualsiasi contenzioso.
Un ultimo sguardo alle recensioni: se si prenota tramite un portale con recensioni, è sempre bene leggere con attenzione prima di scegliere; l’esperienza di altri viaggiatori potrebbe aiutare a identificare eventuali criticità.