Truffe online, come evitarle: vademecum per viaggiatori da Airbnb e Polizia

Truffe online, come evitarle: vademecum per viaggiatori da Airbnb e Polizia
03 Luglio 07:00 2024 Stampa questo articolo

Emergenza truffe online anche per Airbnb che insieme alla Polizia di Stato ha lanciato un allarme circostanziato, rivolgendosi soprattutto al target dei New Millennilas e Generazione Z, perché il fenomeno di sta purtroppo allargando a macchia d’olio. Infatti, nonostante siano generazioni native digitali, a essere maggiormente vittime di questi fenomeni, dalle frodi con carte di credito al phishing, sono proprio i giovani.

E così, alla vigilia del picco estivo e delle prenotazioni delle vacanze si rinnova la collaborazione tra l’operatore di affitti brevi e la Polizia italiana per aiutare i cittadini a riconoscere ed evitare i malintenzionati in rete. Una collaborazione simile a quella attivata anche con la ota Booking.

Il testimonial della campagna è Marco Camisani Calzolari, che si è messo a disposizione in quanto collabora già con la Polizia di Stato sul tema delle truffe online.

L’allarme congiunto è suffragato da dati a dir poco allarmanti: secondo il Report 2023 delle attività della Polizia Postale, l’anno scorso si è registrato un considerevole aumento dei tentativi di truffa online in Italia, con una crescita di questi reati del 6% e un conseguente incremento del denaro sottratto, che è passato da 114 milioni di euro a 137 milioni (+20%). Sono invece 2.500 i siti di phishing individuati e bloccati da Airbnb solamente negli ultimi 12 mesi.
Anche se nate e cresciute nell’era digitale, le nuove generazioni sono meno attente quando si tratta di sicurezza online.

Ma c’è di più: secondo Consumerismo, ben un italiano su 5 dichiara di aver subito almeno una truffa mentre faceva acquisti inRete, percentuale che sale al 33,1% nella fascia d’età 25-34 anni: ciò significa che un giovane su 3 è caduto nelle trappole dell’ecommerce.

Ma il fenomeno è internazionale, come evidenziano le indagini di Airbnb che ha riscontrato come nel Regno Unito i giovani tra i 18 e i 34 anni sono stati truffati più di ogni altra fascia di età e più di un terzo(34%)non saprebbe a chi rivolgersi per chiedere aiuto qualora venisse truffato. In Spagna, la maggior parte dei Boomer (60%), Gen X (55%) e Millennial (56%) utilizza una password diversa per ogni account online, mentre la percentuale scende fino alla metà (50%)se si considera la Gen Z.

Nei Paesi Bassi, quasi un terzo degli utenti in fascia 18-24 anni (31%) e tra i 25 e i 34 anni (33%) è disponibile a pagare le vacanze con un bonifico bancario, una modalità di pagamento meno sicura, rispetto ad appena il 14% dei 55-64enni e il 14% degli over 65. E addirittura in Francia, quasi un quarto (23%) degli utenti utilizzerebbe un social network per pagare o prenotare un alloggio per le vacanze, un contesto nel quale i truffatori potrebbero prendere di mira le vittime con offerte troppo allettanti per essere vere.

E anche se l’opinione comune è che i Boomer siano i più a rischio truffa, nella realtà i Millennial ammettono di essere disposti ad azzardare acquisti d’impulso se ciò implica un risparmio in termini economici; le persone di questa fascia d’età, infatti, sono più propense a mettersi d’accordo al di fuori delle piattaforme di prenotazione affidabili, esponendosi in questo modo a un maggiore rischio che qualcosa vada storto. Infine, l’attitudine rilassata nei confronti dei social media che si frequentano ogni giorno può essere tra le cause che espongono i più giovani alle brutte sorprese.

Per Valentina Reino, responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, «questa iniziativa vuole aiutare le persone a capire quali siano i campanelli d’allarme da cogliere e le buone pratiche da adottare. Quando si tratta di prenotare su Airbnb, incoraggiamo i nostri ospiti a comunicare, prenotare e pagare solo sulla piattaforma, dove le transazioni sono sicure e possono contare anche su AirCover, il nostro programma assicurativo a tutela di host e ospiti. La grandissima parte dei tentativi di raggiro avviene infatti fuori dal nostro sito».

Non a caso come sottolinea Massimo Bruno, primo dirigente della Polizia di Stato e direttore della divisione Financial Cybercrime della Polizia Postale e della Sicurezza Cibernetica, «negli ultimi anni si sta assistendo a un costante aumento nel settore dei reati finanziari commessi online, solo nel 2023 la Polizia Postale ha trattato oltre 16mila casi, tra cui quelli legati alla prenotazione di case vacanza, pacchetti e titoli di viaggio. Sebbene la maggior parte delle truffe si realizzino al di fuori delle piattaforme di prenotazione di viaggi, anche in tale settore riscontriamo significative evidenze, specialmente in coincidenza dei periodi di punta per la pianificazione delle vacanze. Sono tipologie di raggiri che, con un’adeguata e costante opera di sensibilizzazione verso gli utenti, possono essere riconosciuti ed evitati, e in tale direzione è massimo l’impegno della Polizia Postale. Per tale motivo, apprezziamo e rinnoviamo la collaborazione con Airbnb nella prevenzione di tali reati»

I CONSIGLI PER EVITARE LE TRUFFE ONLINE
  • – Controllare l’indirizzo del sito web. Che si utilizzi un computer o uno smartphone, verificare sempre di stare prenotando attraverso la piattaforma ufficiale.
  • – Non cliccare su link sconosciuti. L’utilizzo rilassato dei social media può contribuire a esporre gli utenti al rischio di truffa. Se non si è sicuri che un messaggio o un post provengano da un’azienda riconosciuta, non condividere o interagire con essi e non cliccare su eventuali link presenti.
  • – Diffidare di offerte troppo convenienti o richieste di caparra. Se un’offerta o un annuncio sembrano “troppo belli per essere veri”, potremmo essere di fronte a una truffa. In questo caso è consigliabile prendersi tutto il tempo necessario per esaminare i dettagli dell’annuncio e le recensioni esistenti, soprattutto se viene messa fretta per il pagamento.
  • – Mai pagare con bonifico bancario. È uno strumento di pagamento non consentito da Airbnb. Meglio utilizzare la carta di credito, che offre più tutele. Se si riceve la richiesta di pagare un viaggio tramite bonifico bancario, criptovalute o carte regalo, è molto probabile che si tratti di una truffa.
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Andrea Lovelock
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