Trump bis, arriva l’endorsement del ceo di Hilton

by Redazione | 10 Febbraio 2025 5:55

Ci saranno «maggiori opportunità per una crescita economica nel breve e medio termine», grazie a «meno regole nel settore». Lo ha detto il presidente e amministratore delegato di Hilton, Christopher Nassetta, apparso già pronto a promuovere il Trump 2.0[1].

MOLTO RUMORE PER NULLA

Durante la call con gli azionisti successiva alla pubblicazione della trimestrale, Nassetta – a capo di Hilton Worldwide Holdings dal 2007 – ha detto che «c’è una convinzione diffusa, e direi abbastanza condivisa tra le persone con cui parlo, che le opportunità di crescita economica nel breve e medio termine saranno maggiori» ha affermato Nassetta. Le aziende, ha aggiunto, sono «ottimiste» sul fatto che le politiche fiscali del presidente statunitense, Donald Trump, saranno più favorevoli alle imprese.

Nassetta, come riporta Travelweekly, ha affermato che Hilton «sta rivedendo in positivo le prospettive per il 2025 rispetto a un trimestre fa, quando c’era un gran parlare delle elezioni e molta incertezza sul loro esito». Hilton prevede che il Revpar (il fatturato generato per camera disponibile) per l’intero anno 2025 aumenterà tra il 2% e il 3%.

Per quanto riguarda i dazi, Nassetta ha detto che, anche in questo caso, c’è molto chiacchiericcio, aggiungendo di pensare che le attuali azioni dell’amministrazione facciano parte di una più ampia strategia di negoziazione commerciale. La scorsa settimana, Trump ha imposto dazi del 10% sui prodotti importati dalla Cina e ha messo in pausa quelli del 20% sui prodotti di Messico e Canada, con cui ha iniziato delle trattative – in cambio della rinuncia ai dazi – per assicurare maggiori controlli alle frontiere per fermare l’arrivo di immigrati irregolari e sostanze stupefacenti dai due Stato confinanti.  «Credo che finiremo, nella maggior parte dei casi, per avere qualche forma di accordo commerciale senza dazi elevati», ha commentato. Anche in caso di effetti dannosi dai dazi, Hilton – ha detto Nassetta – ha diversificato la sua catena di approvvigionamento «in modo molto deciso» negli ultimi cinque anni, riducendo l’esposizione a un singolo mercato.

IV TRIMESTRE POSITIVO, OUTLOOK FAVOREVOLE

Nel quarto trimestre, i ricavi di Hilton sono stati pari a 2,78 miliardi di dollari, in aumento del 6,5% rispetto ai 2,61 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2023. Sempre nel quarto trimestre, l’utile netto è stato di 505 milioni di dollari e di 1,54 miliardi di dollari per l’intero anno, superando le previsioni. L’occupazione globale del quarto trimestre è stata del 69,9%, con un aumento di 1,1 punti percentuali. La tariffa media giornaliera è stata di 157,73 dollari, in aumento dell’1,9%, con il Revpar fissato a 110,33 dollari, per un aumento del 3,5%.

Nassetta prevede che «i trend favorevoli continuino anche nel 2025». «Nel 2024, abbiamo anche avuto il maggior numero di permessi approvati, di nuove costruzioni e di aperture nella nostra storia», ha aggiunto. Per il primo trimestre, l’utile adjusted per azione è previsto tra 1,57 e 1,63 dollari, sotto l’1,67 dollari delle previsioni degli analisti; per l’intero anno, l’utile adjusted per azione è previsto tra 7,71 e 7,82 dollari, contro i 7,04 dollari del consensus.

Endnotes:
  1. Trump 2.0: https://www.lagenziadiviaggimag.it/trump-bis-effetto-america-first-sullindustria-turistica/

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