Fenomeno Tui Group:
vola l’utile, ecco perché

Fenomeno Tui Group: <br>vola l’utile, ecco perché
11 Febbraio 11:51 2025 Stampa questo articolo

Il Gruppo mondiale del turismo Tui ha registrato un forte aumento dell’utile operativo nel primo trimestre dell’anno fiscale 2025, spinto dal dinamismo dei suoi hotel, secondo i risultati finanziari pubblicati prima dell’assemblea generale.

TRIMESTRE 2025, UTILI E RICAVI SOPRA IL CONSENSUS

Tra ottobre e dicembre, l’utile operativo rettificato (Ebit) del tour operator è salito a 50,9 milioni di euro rispetto ai 6 milioni dello stesso periodo del 2023, con un aumento del 749%. Si tratta del decimo trimestre consecutivo di crescita per l’azienda con sede a Hannover, in Germania, che continua a cavalcare la ripresa del turismo globale dopo anni difficili durante la pandemia.

Le vendite del Gruppo sono aumentate del 13% in un anno, raggiungendo i 4,9 miliardi di euro, “grazie all’aumento della domanda con prezzi e tariffe migliorate”, si legge nel comunicato stampa di Tui Group. Gli analisti di Visible Alpha avevano previsto un Ebit di 16 milioni di euro e ricavi per 4,49 miliardi. Tra ottobre e dicembre, hanno viaggiato con Tui 3,7 milioni di clienti, con un incremento del 6% rispetto all’anno precedente. Il numero di clienti che hanno scelto un pacchetto vacanze è aumentato del 18% a 700.000.

VINCONO I PACCHETTI VACANZE

Mentre le compagnie aeree europee stanno ancora vivendo un periodo difficile, tra l’aumento dei costi e i ritardi nelle consegne di Boeing, le società di viaggi come Tui stanno beneficiando della nuova popolarità dei pacchetti vacanze, dato che l’aumento dei prezzi di voli e hotel sta spingendo i viaggiatori a scegliere formule all inclusive. Dallo scorso settembre, il titolo di Tui a Francoforte è cresciuto del 45%, ma ha vissuto un leggero calo a dicembre dopo i risultati finanziari dell’intero 2024; oggi, in avvio di giornata, perdeva circa il 7%.

VACANZE PRIMA DI TUTTO, DICE L’AD EBEL

«Le persone danno priorità alle vacanze anche in tempi di cambiamento, anche in un momento economico difficile in Europa per quasi tutti i settori», ha commentato Sebastian Ebel, amministratore delegato di Tui Group. Le prenotazioni per l’estate sono in rialzo del 2%, con un terzo dei pacchetti già prenotato e Spagna, Grecia e Turchia che emergono come le destinazioni più popolari.

OUTLOOK 2025 CONFERMATO

Il Gruppo ha confermato le sue previsioni per l’intero esercizio fiscale 2025, con una crescita in rallentamento: quella del fatturato compresa tra il 5% e il 10% e dell’utile operativo rettificato dal 7% al 10%, a causa di maggiori spese – con investimenti nel marketing e nella tecnologia – di pacchetti dinamici e politiche tariffarie più flessibili. Ebel ha inoltre detto che il rallentamento nella crescita delle prenotazioni è dovuto anche a uno spostamento della domanda verso nuove destinazioni, a scapito di mercati forti come la Turchia. Nella call con i giornalisti, Ebel ha detto che si è verificato un leggero calo delle prenotazioni dopo Natale, probabilmente legato al maltempo in Gran Bretagna e alla minore possibilità di spesa dei consumatori dopo le vacanze.

ASPETTANDO BOEING

Inoltre, ha detto Ebel, i ritardi di Boeing si sono ripercossi anche su Tui; la performance dell’Ebit nel segmento Markets and Airlines ha registrato un calo del 29,7% annuo, visti gli investimenti stagionali prima del periodo estivo. Ebel ha poi detto di augurarsi che i ritardi nelle consegne dei Boeing 737 Max si risolvano entro il 2027. Il segmento Hotels & Resorts ha invece registrato un aumento dell’Ebit del 59,7% a 150,3 milioni di euro dai 90,7 milioni di euro dell’anno precedente, quello delle Holiday Experiences un aumento dell’81,7% a 196,2 milioni di euro.

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Patrizio Cairoli
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