Un tempismo poco opportuno quello che lega l’ok della Commissione europea alla ricapitalizzazione di Tui operata dal governo tedesco mentre lo stesso t.o. annunciava ulteriori tagli alla divisione aerea (dimezzamento della flotta e 8mila esuberi, ndr).
In Germania, infatti, va avanti l’operazione di sostegno al più grande tour operator europeo: nella giornata del 4 gennaio il commissario Ue della concorrenza, Margrethe Vestager, ha annunciato il via libera dell’Europa al piano di aiuti di circa 1,25 miliardi di euro che serviranno alla ricapitalizzazione di Tui Ag, la società che controlla il, Gruppo Tui.
Quest’ultimo è il terzo pacchetto di aiuti dall’inizio della pandemia che Tui riceve dal governo guidato da Angela Merkel. In totale il sostegno ricevuto da Tui sfiora i 4,5 miliardi (1,8 miliardi ad aprile e 1,2 miliardi ad agosto). La Commissione europea, quindi, ha approvato la terza tranche (dentro il quadro del meccanismo del Temporary Framework, ndr) per il colosso Tui che in questo caso prevede circa 420 milioni di euro in partecipazioni convertibili in equity di Tui Ag, 680 milioni di partecipazioni non convertibili e 150 milioni di bond convertibili (ibrido tra obbligazioni e azioni, ndr).
Il piano approvato dalla Commissione Ue prevede quindi una ricapitalizzazione più ampia con un aumento di capitale di quasi 500 milioni da parte di investitori privati e il prolungamento fino a luglio 2022 di una linea di credito con la Banca federale dello sviluppo tedesca (altri 500 milioni).
Nel frattempo, però, dalla stampa tedesca (il giornale specializzato Fvw) arrivano notizie poco confortanti: il board di Tui infatti avrebbe annunciato ai sindacati l’intenzione di dimezzare la flotta di aeromobili (da 35 a 17 aere) della controllata Tuifly eliminando al contempo circa 8mila posti di lavoro. La scelta è ampiamente criticata dai sindacati tedeschi dei piloti, che hanno ricordato come il Gruppo turistico stia ricevuto aiuti per quasi 5 miliardi dal governo proprio per evitare la perdita dei di posti di lavoro.