Tui, la crisi dei B737 Max costerà 200 milioni di euro
Il blocco dei B737 Max – in seguito al disastro del volo Ethiopian ET302 – sta avendo le sue ripercussioni sul mercato del trasporto aereo. A lanciare il grido d’allarme, questa volta, è Tui, l’operatore tedesco che conta anche la compagnia aerea Tuifly, annunciando che lo stop dei 15 aeromobili Boeing 737 Max che ha in flotta avrà un impatto negativo di 200 milioni di euro.
Secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo Preferente la cifra è dovuta ai costi per rimpiazzare gli aerei messi a terra ormai da due settimane, oltre alle spese correlate all’interruzione dei voli, alla commercializzazione dei posti in sostituzione e all’incremento del prezzo del carburante. Tui ha dovuto rimpiazzare, infatti, i 15 aeromobili con un equivalente noleggio di macchine per evitare di sconvolgere l’operativo voli nei prossimi mesi.
In base a queste previsioni, quindi, gli amministratori di Tui hanno dovuto rivedere le previsioni finanziarie, riducendo del 17% l’Ebitda stimato. Non solo, Tui ha sottolineato che l’impatto potrebbe essere ancora maggiore se lo stop ai 737 Max dovrebbe prolungarsi oltre luglio, mese in cui si stima che dovrebbero tornare a volare gli aeromobili “sospetti”.
Se il blocco dovrebbe prolungarsi fino al 30 settembre, però, l’impatto negativo supererà i 300 milioni di euro con una flessione dell’Ebitda di quasi il 27%. La flotta di Tuifly è composta da 150 aerei, di cui 15 sono 737 Max. Entro maggio 2019, inoltre, la compagnia avrebbe dovuto ricevere altri 8 aeromobili dello stesso modello.