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Turespaña Expert/2 Il meglio della Spagna in sette esperienze

Ribera del Duerto Peñafiel Valladolid

Prosegue il programma di e-learning di Block Notes Digital dedicato alle adv per diventare Turespaña Expert.
In questo secondo modulo della formazione proponiamo sette esperienze genuine per conoscere la Spagna.

1. Percorrere la via dell’argento

Da Siviglia a Gijón, attraversando città monumentali come Mérida, Salamanca, León e Astorga. Questo itinerario ripercorre la storica strada romana che collegava nord e sud della Spagna, una delle più importanti che sono esistite nella Penisola Iberica. Un viaggio appassionante che permetterà di scoprire la diversità culturale, gastronomica e paesaggistica di quattro regioni spagnole: Andalusia, Estremadura, Asturie e Castiglia e León. L’itinerario si può realizzare in macchina in 7 giorni oppure in bicicletta in 12 tappe:  parte da Siviglia, l’antica Hispalis. Da qui, passando dalle rovine di Italica, antica città della Betica Romana, attraversa Zafra e Almendralejo per raggiungere Mérida, soprannominata la Roma ispanica. Prosegue poi verso Cáceres e Plasencia. Nel territorio della Castiglia e León attraversa Béjar e Salamanca. Continuando verso nord raggiunge Zamora e, attraverso campi di cereali e lagune, Benavente e quindi Astorga e León. Campomanes e Pola de Lena sono le prime località in terra asturiana che ci porteranno a Oviedo e Gijón, punto d’arrivo di questo lungo percorso che attraversa 29 comuni.

2. Pintxos tour a San Sebastián

Probabilmente una delle tradizioni più conosciute della Spagna: le tapas. Que­sti stuzzichini vengono serviti prati­camente in tutti i bar. Anche se vanno bene a tutte le ore, di solito si man­giano a mezzogiorno con una birra, un bicchiere di vino o di vermut. Per tradi­zione si va di bar in bar. Si corre il rischio di arrivare a pranzo senza appetito. Nei Paesi Baschi (Euskadi) si chiedono “pintxos”, il nome locale delle tapas e San Sebastian è la città ideale per esperimentare questa usanza gastronomica.

Uno dei principali piaceri gastronomici che è possibile sperimentare a San Sebastian è assaggiare il vino txakoli accompagnato appunto da queste famose piccole creazioni culinarie che troverai sui banconi dei bar. Più che una tradizione gastronomica, è una consuetudine sociale da condividere con gli altri. Al piacere di mangiare si aggiunge quello di passeggiare tra le strade selciate e scoprire angoli come la vivace Plaza de la Constitución o monumenti come la basilica di Santa María del Coro o la chiesa di San Vicente. A chi desidera imparare a preparare i pintxos farà piacere sapere che esistono vari laboratori che ne illustrano la produzione.

3. Scoprire il surrealismo nella Costa Brava

Calette dall’acqua di colore blu intenso, spiagge di sabbia dorata, parchi naturali, paesi medievali, opere di Salvador Dalí … Troverete quest’allettante combinazione e tanto altro sulla Costa Brava di Girona.

È con questo nome che è nota la zona della Catalogna che va da Blanes fino a Portbou e che vi aspetta con città come Girona, o antichi borghi di pescatori dalle case bianche come Cadaqués. Indubbiamente, un posto perfetto per godersi il clima piacevole del Mediterraneo, per andare in ristoranti insigniti delle stelle Michelin o per percorrere l’itinerario enoturistico del vino DOC Empordà. La Costa Brava come destinazione per le proprie vacanze è un successo assicurato.

Per comprendere l’opera del genia­le ed eccentrico Dalí è poi consigliata la visita del Triangolo Daliniano, che riunisce Púbol, Portlligat e Figue­res (Girona), le tre località in cui è vissuto. In particolare a Figueres, dove è nato e morto, sorge il Teatro-Museo Dalí. La sor­prendente facciata e gli interni co­stituiscono un vero campionario di opere del genio del surrealismo. Il ricordo dell’artista è ancora vivo qui: nella casa natale, nella chiesa di San Pere, nell’hotel Durán.

Da Figueres si passa a Cadaqués, per arrivare alla casa di Dalí a Port­lligat, una costruzione labirintica in cui ha vissuto e lavorato dal 1930 fino alla morte di Gala, sua moglie e musa, nel 1982. A Púbol, l’ultimo vertice del trian­golo, si può visitare il castello Gala Dalí, ultimo atelier del genio e mo­numento funebre per la sua musa.

4. Immergersi in un viaggio tra i giardini di camelie in Galizia

Sebbene questi fiori siano giunti in Galizia nel XVIII secolo da paesi come la Cina e il Giappone, oggi la regione conta ben 8.000 varietà differenti di camelie e possiede persino un itinerario a esse dedicato (Itinerario della Camelia). Molte di queste crescono nei giardini dei “pazos“, splendidi palazzi signorili tipici della Galizia. Alcuni di questi edifici si possono visitare; tra questi Pazo de Rubianes, eretto 600 anni fa e con un’enoteca che consente di effettuare una degustazione di vini esclusivi. Tuttavia il “pazo” più suggestivo è sicuramente quello di Oca, che dista 30 minuti in auto da Santiago de Compostela. Questo luogo idilliaco, grazie ai suoi splendidi giardini, si è guadagnato il soprannome di “la Versailles galiziana“.

Assapora un albariño in un “pazo” circondato di camelie, ammira giardini storici e soprattutto scopri la bellezza di questo fiore, scelto come simbolo di eleganza nelle sfilate di Chanel. La camelia segna un percorso verso Pontevedra che attraversa le Rias Baixas, da Vilagarcía de Arousa a Vigo, con alcuni dei giardini più spettacolari per conoscere le oltre 8000 varietà coltivate in Galizia. Nel Pazo de Rubianes, a Vilagarcía, si può visitare il negozio che vende i saponi realizzati dalle suore Clarisse. Il Pazo de Ribadumia nella valle del Salnés, usato per girare film e serie televisive, produce un pregiato vino albariño. A Vigo ti aspetta il Pazo de O Castro, situato nella parte alta della città, da cui si ammira uno splendido panorama del porto e della ría.

5. Percorrere l’Alcarria insieme ad un premio Nobel di letteratura

In particolare ci riferiamo allo scrittore Camilo José Cela, autore di “Viaje a La Alcarria”. Quest’opera ha come scenario una zona della Spagna, la Alcarria appunto (che si trova nel territorio di Guadalajara), ricca di paesi di gran fascino. Guadalajara è la capitale di questo territorio, immortalato in diverse opere letterarie e che conta con diverse località dall’interessante patrimonio artistico. Il castello di Torija ospita un museo etnografico dedicato a La Alcarria; Hita, con la bella piazza principale porticata, è inoltre famosa per essere la città natale di Juan Ruiz el Arcipreste, uno degli autori spagnoli più importanti del Medioevo.

Vicino a questa località troviamo Jadraque, il cui tracciato urbano si stende ai piedi di un imponente castello, e Cogolludo, con il suo Palazzo Ducale. Il modo migliore per conoscere questo territorio è noleggiare un’automobile per lasciarsi conquistare dalla tranquillità di località come Brihuega, cittadina storica che racchiude un notevole patrimonio monumentale e angoli pittoreschi: Delle mura di origine araba si conservano quasi due chilometri, oltre alle due porte d’accesso: quella di Cozagón e quella della Cadena. All’interno del castello è possibile vedere una parte delle stanze costruite nel XII secolo e la cappella gotica della fortezza. A fianco si trovano la chiesa di Santa Maria de la Peña, del XIII secolo, e le rovine dell’antico convento francescano. Percorrendo strade e piazze porticate, come via Mayor, piazza del Coso o via Armas, scoprirete altri monumenti e nobili edifici.


Provate a immaginare ampi campi viola con chilometri di fiori di lavanda, il loro profumo nell’aria e concerti live all’aperto. È il Festival della lavanda di Brihuega e si celebra ogni anno a luglio in questa località di Guadalajara (Castiglia – La Mancia), nel periodo della raccolta del fiore, che inizia a sbocciare gli ultimi giorni di giugno e i primi di luglio. Per sintetizzare quindi, ecco una regione costellata di cittadine storiche e piene di monumenti con castelli, leggende locali, campi di lavanda, incantevoli case rurali e prodotti tipici come il miele.

6. Conoscere l’architettura contemporanea spagnola

Quando si prova a immaginare un monumento tipico dell’architettura spagnola, potrebbe venire in mente una grande cattedrale o un imponente castello. Tuttavia, anche l’avanguardia occupa in Spagna una posizione di primo piano. Infatti, alcuni edifici moderni hanno rivoluzionato completamente l’immagine di una città e si sono trasformati nel suo tratto distintivo. Gli amanti della fotografia apprezzeranno i 12 esempi di architettura proposti di seguito. Forme e materiali che sembrano impossibili e architetti famosi del calibro di Santiago Calatrava, Oscar Niemeyer o Norman Foster mostrano l’immagine più moderna della Spagna.

Città delle Arti e delle Scienze di Valencia
L’opera dell’architetto Santiago Calatrava è una tappa imperdibile quando si visita la città di Valencia. Le sorprendenti strutture ospitano, tra le altre cose, il maggiore acquario d’Europa, un museo delle scienze e un cinema digitale in 3D. Si tratta di un esempio di architettura futurista realizzato da una figura che conta molte opere in Spagna, come l’Auditorium di Tenerife o il Palazzo dei congressi di Oviedo.

Museo Guggenheim Bilbao
Le 33.000 lastre di titanio di questo edificio e le forme curvilinee sembrano sfidare la logica e sorprendono il turista che si avvicina alle rive della ría del Nervión. L’architetto Frank Gehry ha fatto in modo che il Guggenheim si convertisse nel simbolo più riconoscibile di Bilbao e in uno dei musei più belli del mondo.

Metropol Parasol di Siviglia
Per le sue forme curiose è conosciuto anche come “Setas de Sevilla” (i Funghi di Siviglia). La tradizionale piazza della Encarnación ospita la struttura di legno più grande del mondo, realizzata da Jürgen Mayer. Un ampio spazio in cui potrai trovare un museo archeologico, alcuni ristoranti o un’impressionante belvedere a quasi 30 metri di altezza. Spettacolo assicurato!

Cuatro Torres Business Area di Madrid
Non sarebbe più possibile concepire lo skyline della capitale spagnola senza queste imponenti torri: la Torre Foster (l’edificio più alto della Spagna), la Torre PwC, la Torre de Cristal e la Torre Espacio, tutte alte più di 200 metri. Ti obbligheranno a guardare verso l’alto.

MUSAC di León
Un mosaico di colori accoglie chi decide di visitare il Museo d’Arte Contemporanea della Castiglia e León, costruito con muri di cemento e 3.351 vetri colorati. È stato pensato così dagli architetti spagnoli Tuñón e Mansilla. Una specie di “cattedrale contemporanea” definita attraverso uno spazio aperto al pensiero.

Città della Cultura della Galizia
La cima del monte Gaiás, a Santiago de Compostela, è cambiata radicalmente con questo progetto. L’architetto Peter Eisenman ha dato vita a una serie di edifici singolari che si ispirano agli itinerari di pellegrinaggio della città medievale. I visitatori possono percorrere le facciate esterne, partecipare a una visita guidata o assistere a concerti ed esposizioni che vengono organizzati qui.

Centro Pompidou di Malaga
La rivoluzione culturale che ha sperimentato la città di Malaga si nota subito passeggiando per le sue vie e visitando i suoi nuovi musei. Tra questi si trova il Centro Pompidou, il cui famoso Cubo colorato di Daniel Buren attira l’attenzione di tutti. All’interno è presente una selezione di opere d’arte del XX e XXI secolo.

Padiglione Ponte e Torre dell’Acqua di Saragozza
Un ponte concepito a forma di gladiolo e un’originale torre di 76 metri di altezza sono due degli esempi più spettacolari di ciò che è rimasto dell’Esposizione Internazionale del 2008, che ha trasformato la città per sempre. Uno spazio nel quale si trovano, inoltre, l’Acquario Fluviale di Saragozza e il Parco dell’Acqua Luis Buñuel.

Centro Niemeyer di Avilés
Si tratta dell’unica opera dell’architetto brasiliano Oscar Niemeyer in Spagna. In contrasto con il centro storico di Avilés, è pura modernità. Grandi superfici bianche e forme curve attirano l’attenzione di tutti e sono il biglietto da visita di un auditorium, una torre panoramica e una cupola spettacolari.

Museo dell’Evoluzione Umana di Burgos
Nonostante questo possa stupire, la città di Burgos ha puntato molto sulla modernità per mostrare ai turisti le origini dell’uomo. L’architetto e pittore Juan Navarro Baldeweg ha concepito questo edificio come una riproduzione della Sierra de Atapuerca (uno dei siti preistorici più importanti del mondo) nella città. Una grande teca di luce dotata anche di un belvedere che dà sul centro storico.

Centro Botín di Santander
Si tratta del più “giovane” degli edifici proposti. È un centro d’arte progettato da Renzo Piano nel mezzo della baia di Santander. Una posizione spettacolare per un edificio ricoperto da 270.000 ceramiche che sembra sospeso sul mare, come se fosse un molo. Ospita esposizioni e diverse proposte culturali.

7. Fare un tour enogastronomico nella ribera del Duero

L’itinerario enoturistico della Ribera del Duero attraversa l’entroterra della Spagna e più esattamente quattro province della Castiglia e León: Burgos, Segovia, Soria e Valladolid. Si estende per 115 chilometri su una fascia di terra che si snoda lungo la riva del fiume Duero. Le cantine sotterranee, che conducono i visitatori in un viaggio alle origini del vino, e la tradizione di cantine a conduzione familiare, si uniscono all’architettura avanguardista, alla gastronomia castigliana, al patrimonio culturale e agli scenari naturali, per fare di questo viaggio un’esperienza indimenticabile.

L’itinerario enoturistico della Ribera del Duero offre vini rosé, rossi giovani e con aroma di rovere, invecchiati, riserve e grandi riserve, bottiglie differenti, ma un denominatore comune: l’uva Tempranillo. Una varietà autoctona, propria della Ribera del Duero, che conferisce il colore, l’aroma e il corpo che rendono questi vini così speciali. Oltre all’uva Tempranillo il Consiglio Regolatore ammette altre varietà rosse come Cabernet-Sauvignon, Merlot, Malbec e Vernaccia Rossa e l’unica varietà bianca autorizzata, la Albillo. Sei varietà di uva per un sapore e una forza unici e inconfondibili, distintivo di qualità di ogni bottiglia. L’itinerario comprende 23.000 ettari di vigneti per una produzione annuale di vino di quasi 50 milioni di litri.

La cornice di questo tour è abbinata ad un ricco patrimonio storico-artistico che custodisce monumenti importanti come la chiesa di Santa María La Real, monasteri come quelli di Santa María de la Vid o Valbuena, chiese collegiate, castelli, torri di vedetta arabe, l’arte romanica della zona di Soria e i siti archeologici celtiberici e romani. E numerosissimi musei e centri di interpretazione da visitare. Una tappa obbligatoria è la gastronomia di qualità con prodotti come l’agnellino da latte o l’agnello arrostito a 180 ºC in forni di terracotta di ristoranti tradizionali, insaccati come il sanguinaccio e il “chorizo“, il formaggio, i funghi, la zuppa castigliana, le costolette d’agnello, pernici e dolci come gli “empiñonados“, le “yemas” o gli “hojaldres“.

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La terza lezione “alla scoperta delle Canarie più autentiche ” sarà online su lagenziadiviaggimag.it martedì 29 marzo.

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