Un fine anno decisamente più scoppiettante sul fronte dell’occupazione nel sistema Italia, secondo il consueto monitoraggio del bollettino informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal dal quale emerge che nel mese di dicembre sono previste circa 329mila assunzioni da parte delle imprese, facendo salire così a 1,2 milioni le assunzioni per l’intero trimestre dicembre-febbraio 2023. E riguardo al settore turistico si certificano circa 66mila ricerche di personale con inserimento immediato.
Rispetto a un anno fa, però, si registra una flessione di oltre -24mila unità lavorative, in conseguenza del rallentamento dell’economia causato dalla guerra in Ucraina, della crisi energetica, della crescita dell’inflazione e del costo del denaro, ma il dato confortante sul potenziale occupazionale del comparto turistico è accertato.
Persistono, comunque, molte ombre: il periodico monitoraggio ha accertato che permane elevata, infatti, la difficoltà di reperimento che riguarda il 45,3% del personale, un valore superiore di circa 7 punti percentuali rispetto a un anno fa. Molto più contenuta l’offerta di lavoro nel commercio (50mila), nei servizi alle persone (39mila) e nei servizi di trasporto e logistica (27mila).
A dicembre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa oltre 149mila assunzioni delle 329mila programmate. La motivazione prevalentemente dichiarata dalle imprese è la mancanza di candidati (29,1%), seguita dalla preparazione inadeguata (12,3%) e da altri motivi (3,9%).
Riguardo infine al tipo di assunzioni, nel macro scenario, i contratti a tempo determinato sono la tipologia maggiormente proposta con 172mila unità, pari al 52,1% del totale, in lieve diminuzione rispetto a dicembre 2021 (53,6%). Seguono i contratti a tempo indeterminato (79mila unità, 24,0%), quelli in somministrazione (29mila, 8,8%), l’apprendistato (19mila, 5,7%), gli altri contratti non alle dipendenze (15mila, 4,4%), le altre forme contrattuali alle dipendenze (10mila, 3,1%) e i contratti di collaborazione (6mila,1,9%).
A livello territoriale, 102mila assunzioni sono previste dalle imprese del nord ovest, a cui seguono le imprese del nord est (83mila, area che manifesta la maggiore difficoltà di reperimento pari al 50,3%), le imprese del sud e delle isole (80mila) e le imprese del centro (64mila).