by Andrea Lovelock | 25 Luglio 2018 7:00
Interventi immediati per sbloccare le norme a favore della mobilità dei turisti diversamente abili, quale segno di un Paese civile e ad alta vocazione ricettiva. Questo quanto promesso dal ministro del nuovo Mipaaft, Gian Marco Centinaio, intervenendo a Roma alla presentazione del Rapporto sul Turismo all’Aria Aperta, segmento che in Italia vanta un movimento di oltre 8 milioni di turisti, un fatturato di 2,2 miliardi di euro e uno share del 14% sul movimento complessivo di vacanzieri.
«Sarò al fianco di quei settori e operatori del turismo che intendono investire per destagionalizzare e decongestionare il nostro incoming – ha detto Centinaio – E il turismo all’aria aperta è uno di quei segmenti che va nella direzione giusta e può condividere le strategie del mio ministero perché si tratta di una modalità di vacanza in libertà, alla scoperta dei territori e dei paesaggi che è poi la mission che voglio dare al mio dicastero. Sono convinto che il rilancio delle aree minori a forte vocazione turistica, come ad esempio le piccole città d’arte e i borghi, sono il valore aggiunto del nostro made in Italy, insieme alle tipicità che vantano eccellenze invidiabili. Inoltre, mi adopererò per sostenere norme e incentivi come quelli che da tempo attendono i turisti diversamente abili».
Un assist che ha suscitato la piena soddisfazione di Simone Niccolai, presidente dell’Apc – Associazione Produttori di Camper, promotore del Rapporto: «Avere per la prima volta un ministro con queste sensibilità ci lascia ben sperare. Del resto è innegabile che per il turismo in camper nel nostro Paese, si deve compiere una vera e propria rivoluzione culturale, togliendo quella percezione del camper, visto come alloggio d’emergenza in caso di fenomeni come terremoti e alluvioni. Stiamo parlando di veicoli ricreazionali, prodotti e pensati per le vacanze in libertà: un settore che lo scorso anno in Italia ha fatto registrare oltre 5mila nuove immatricolazioni (+21%) a riprova di un crescente interesse per queste modalità di vacanze. Dovremo convincere gli amministratori locali di città d’arte e borghi – ha poi concluso Niccolai – a realizzare aree di sosta per i camperisti in quanto il costo per la realizzazione di queste aree per almeno 10-15 camper è di circa 50mila euro, pari a quello al costo per la costruzione di una singola camera d’albergo, con effetti moltiplicatori per l’accoglienza e per la mobilità che non ha paragoni con altre forme di turismo».
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