L’Italia risale nel ranking mondiale del turismo congressuale e riconquista il quinto posto con 515 meeting internazionali organizzati nel 2017. Anche se molto distante dai primi tre paesi del settore – Usa con 941 meeting, Germania con 682 e Regno Unito con 592 eventi) il nostro Paese torna ai piani alti dell’industria meeting&congress del Mondo.
Roma risulta la prima destinazione in Italia con 96 meeting organizzati, anche se nel ranking delle città sede di congressi occupa soltanto il 20° posto. Una significativa riconquista da parte dell’Italia certificata dai dati dell’Icca (International Congress and Convention Association).
E per quanto riguarda il presente, il Rapporto dell’ufficio studi Enit elaborato su dati Wttc, Banca d’Italia e Federcongressi, certifica che il turismo per business, al netto dell’indotto, genererà a consuntivo 2018 un giro d’affari di 40,4 milioni di dollari (+3,7%). Lo stesso dato proiettato al 2028 raggiungerà quota 45,1 milioni. Il report è stato preparato in occasione di Imex America Las Vegas, che si è chiusolo scorso 18 ottobre. Si tratta del primo evento nel mondo del comparto turismo congressuale e ha visto la partecipazione italiana coordinata da Enit.
Fatta cento la spesa in Italia dei turisti in entrata, si legge ancora nel Rapporto, quello per vacanze incide in misura del 79,9%, il turismo per business per il 20,1%. La classifica per spesa degli stranieri in entrata in Italia relativa alla voce business travel registrata nel 2017 vede la Germania al primo posto (730 milioni di euro), la Francia al secondo (486 milioni), seguita da Regno Unito (434), Usa (281) e Spagna (248).
Se si considera, invece, la spesa (elaborazione Enit su dati di Banca d’Italia)per turismo per vacanze, la Germania si posiziona ancora in testa (4 miliardi e 945 milioni euro), di seguito Usa (3 miliardi e 341 milioni), Francia (2 miliardi e 427 milioni ), Regno Unito (2 miliardi e 089 milioni) e Austria (1 miliardo e 186 milioni).
Infine, sempre nel consuntivo generale del 2017, le entrate per turismo d’affari sono state 5 miliardi e 306 milioni di euro (+3,5% sul 2016) corrispondenti a una spesa media pro-capite giornaliera di 129,9 euro. Le entrate per turismo per vacanze sono state di oltre 26 miliardi (+8% sul 2016) con spesa media pro-capite giornaliera pari a 112,8 euro.