Cresce la voglia di tornare a viaggiare per affari: secondo l’ultimo sondaggio elaborato dalla Global Business Travel Association (Gbta) relativo al Covid-19 e finalizzato a comprendere come i professionisti del travel stiano gestendo il ritorno ai viaggi d’affari, oltre il 70% dei buyer Gbta è fiducioso sul rapido ritorno alla trasferte di lavoro da parte dei professionisti, imprenditori e manager.
La ricerca evidenzia che il trend positivo rilevato a maggio continua anche a giugno, con le aziende impegnate a implementare o a finalizzare i piani per riprendere i viaggi d’affari. Il 40% degli intervistati afferma che i programmi della loro azienda per riprendere il business travel domestico non essenziale sono “già stati implementati”. Un addizionale 33% riporta che la loro azienda ha finalizzato una data (8%), o sta finalizzando una data (25%), per riattivare i viaggi domestici. Solo un quarto sta “aspettando di capire cosa succederà” (18%) o “non è sicuro” (6%).
Dunque, se i viaggi domestici sono prossimi al ritorno, le prospettive per il business travel internazionale, purtroppo, rimangono ancora incerte. Il 62% degli intervistati sostiene che le loro aziende sono in attesa di vedere cosa succede o non sono sicure di riprendere i viaggi d’affari internazionali “non essenziali”.
«Dopo un mercato che nel periodo primaverile era stato contrassegnato da un crescente ottimismo, molte aziende stanno ora sviluppando piani concreti per riprendere il business travel, specialmente negli Stati Uniti e in Europa – spiega Suzanne Neufang, ceo Gbta – E un diffuso ottimismo ha condotto ad azioni concrete. Di fatto è iniziata la graduale attuazione delle policy aziendali. Questo è un enorme passo avanti, anche se la nostra ricerca evidenzia che ci vorrà ancora del tempo perché le aziende autorizzino lo stesso numero di viaggi o semplicemente la stessa tipologia di viaggi pre-pandemia».
Nel dettaglio dal sondaggio è emerso che il 77% dei buyer membri della Gbta riporta che i dipendenti delle loro aziende sono “disposti” o “decisamente disposti” a viaggiare per business nello scenario attuale. Questo dato è superiore del 12% rispetto a quello rilevato a maggio.
A fronte di questi dati i professionisti del business travel si aspettano che i viaggi per sales/account management e dei servizi per interventi manifatturieri guidino la ripresa. Oltre la metà si aspetta che il numero di questi viaggi ritorni uguale a quello pre-pandemia in un anno. Comunque, le aspettative relative ad altre tipologie di viaggi, come quelli per collaborazioni interne e per formazione professionale, impiegheranno di più a recuperare. Mentre il 19% si aspetta che il numero di viaggi per ragioni interne non tornerà mai ai livelli precedenti.
Il sondaggio di Gbta, infine, riporta che oltre la metà dei travel supplier e delle travel management company sostengono di essere “molto ottimisti” (13%) o “ottimisti” (41%) circa le prospettive finanziarie delle aziende del settore del business travel. Questo è maggiore del 7% rispetto al sondaggio dello scorso mese.
Elemento in grado di determinare una decisa ripresa del turismo d’affari, secondo Gbta, è l’introduzione del Green Pass a livello nazionale ed europeo ormai una realtà, ma ci si chiede quali saranno le possibilità di coordinarsi tra i vari Paesi e quindi a un livello più ampio e globale. E anche quali saranno le sfide per l’utilizzo di questo nuovo strumento. Temi che verranno trattati nel corso del webinar organizzato per il prossimo 29 giugno, al quale parteciperanno Roberta Billè (Novartis e presidente di Gbta Italia); Andrea Giuricin (ceo di Tra Consulting); Davide Rosi (ceo & md di Bcd Travel Italy); Flavio Ghiringhelli (country manager Italia, Emirates); e Marco Quagliarella (director of international operations, Aim Group International):