Turismo delle radici, accordo triennale tra Unaie e Confcommercio

Turismo delle radici, accordo triennale tra Unaie e Confcommercio
22 Luglio 07:23 2024 Stampa questo articolo

Proprio quando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si reca in Brasile per celebrare il 150° anno di migrazione italiana nel grande Paese dell’America Latina, Confcommercio e Unaie (Unione nazionale delle associazioni degli immigrati e degli emigrati), hanno siglato un protocollo, della durata triennale, per la promozione del turismo delle radici, scambi commerciali e inserimento lavorativo.

Nell’anno del turismo delle radici, un mercato che coinvolge tanti viaggiatori internazionali, pronti a visitare parenti e amici in Italia, che secondo gli ultimi dati di Banca d’Italia, restituisce una crescita del +59,4% di viaggiatori (9,9 milioni), del +59% di spesa (6,7 miliardi di euro), la firma di un progetto di collaborazione tra le due associazioni è un’ulteriore spinta al sostegno di quello che si può definire il “turismo del ritorno” dei tanti migranti italiani sparsi per il mondo nei luoghi di origine familiare.

L’accordo siglato da Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, e da Oscar De Bona, presidente di Unaie, vuole promuovere e condividere strumenti e pratiche comuni con l’obiettivo di sviluppare un’offerta turistica in linea con le motivazioni di viaggio e di esperienza dei turisti delle radici, individuare forme di promozione efficaci, valorizzare le produzioni dei territori, in un’ottica di promozione del Made in Italy, e migliorare lo scambio di informazioni per favorire l’inserimento lavorativo, in Italia, degli italiani all’estero e degli italo-discendenti.

In particolare, come si legge dalla nota congiunta: “L’intento è quello di mettere a sistema le competenze delle imprese del turismo, del commercio e dei servizi con quelle delle organizzazioni rappresentative delle comunità di italiani e italo-discendenti nel mondo; realizzare percorsi di aggiornamento sul tema delle radici culturali italiane nel mondo; condividere analisi e ricerche e sviluppare strumenti di supporto, come banche dati e piattaforme di incontro di domanda e offerta, per rafforzare le relazioni con le suddette comunità; favorire la collaborazione nella realizzazione di iniziative ed eventi a livello europeo, nazionale e locale; supportare congiuntamente proposte normative nazionali e regionali per lo sviluppo del turismo delle radici e dei rapporti con le comunità italiane all’estero”.

La fase attuativa del Protocollo e il monitoraggio delle azioni intraprese sono affidate a un tavolo di coordinamento costituito da rappresentanti di Confcommercio e Unaie.

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