by Redazione | 27 Novembre 2023 13:07
Sei milioni di italiani residenti all’estero, che diventano 80 milioni con i discendenti e oriundi e fino a 260 milioni se identifichiamo anche gli affini con legami parentali. In vista del 2024, anno delle radici italiane[1], Confcommercio ha diffuso al Forum internazionale del turismo di Baveno[2] i dati di una ricerca, realizzata in collaborazione con Swg, Tra Consulting e Italyrooting consulting. Numeri che fanno dell’Italia un caso pressoché unico al mondo.
Le nostre comunità all’estero spiccano per essere delle grandi promotrici naturali del Paese: l’87%, al rientro dal viaggio in Italia, consiglia le nostre destinazioni a parenti, amici e conoscenti. Sono insomma veri e propri influencer: il 61% di chi è venuto nel nostro Paese lo ha fatto tre volte o più nella sua vita e un ulteriore 27% è venuto due volte. Si superano anche alcuni luoghi comuni legati a questi turisti: impiegano il 55% del tempo del viaggio a vedere l’Italia nel suo complesso, non solo le terre di origine, cui dedicano il restante 45%. Alloggiano prevalentemente in alberghi e strutture turistico ricettive, pur riservando attenzione anche all’ospitalità presso parenti. Fanno registrare valori di spesa decisamente alti: in media 3.100 euro a persona per viaggi di durata almeno di 2 settimane, spesso anche di 3 o 4.
Quello che però rende particolarmente apprezzabili i turisti delle radici, è che portano con sé, e fanno conoscere, le produzioni per eccellenza del nostro made in Italy: enogastronomia, abbigliamento, artigianato, calzature, gioielli e libri.
Confcommercio accompagnerà il 2024 con una serie di iniziative, soprattutto a livello locale, dedicate a tutti gli operatori e professionisti che al turismo delle radici vorranno avvicinarsi prendendo parte attiva a progetti di sviluppo delle destinazioni.
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