Turismo e golf, Roma al lavoro per la Ryder Cup
Un progetto integrato per il turismo del golf cogliendo tutte le opportunità della Ryder Cup – i Mondiali della specialità – che si terrà a Roma nel 2022 al Marco Simone Golf Club, ovvero il terzo evento sportivo nel mondo per popolarità e risonanza mediatica dopo i mondiali di calcio e le olimpiadi. Questo il tema del meeting organizzato a Roma presso il Golf Club Acquasanta della capitale che ha convogliato istituzioni comunali, regionali e nazionali, federazioni del Lazio e d’Italia e associazioni di categoria, in una kermesse oratoria con tanti buoni auspici e qualche idea per non perdere l’occasione.
Unanime l’opinione che per questo segmento, che consente nel turismo di destagionalizzare e prolungare i soggiorni di stranieri passando dalle 3 alle 7 notti, serva un’offerta dedicata e ben strutturata, con l’ausilio di operatori specializzati. E il target è ben noto da tempo a operatori e organizzatori: oltre 100 golfisti nel mondo, provenienti in prevalenza dal nord America (circa 67 milioni di sportivi) e dall’Europa (oltre 7 milioni di giocatori), del segmento altospendente e una forte propensione a soggiorni prolungati.
E che per tale segmento in Italia la Ryder Cup sia una opportunità irripetibile lo dimostrano i dati della recente edizione francese, evidenziati dal presidente della federazione golf del Lazio Carlo Scatena: «Un evento sportivo, mediatico e turistico che nell’ultima edizione svoltasi in Francia ha coinvolto i migliori campioni di questo sport, 53 troupe televisive, 946 giornalisti da tutto il mondo, attratto 250mila spettatori, per un totale di oltre 220mila pernottamenti finalizzati all’evento, e un audience di 500 milioni di utenti televisivi e social – spiega – Ecco perché in vista dell’edizione italiana che si terrà nella capitale abbiamo chiesto e ottenuto che i prossimi due Open d’Italia si svolgano a Roma e che ci sia sinergia per promuovere l’evento coinvolgendo le ambasciate e i consolati italiani nel mondo. Dovremo anche fare una comunicazione mirata negli aeroporti e nelle stazioni per dare enfasi all’evento che, secondo le nostre stime, attirerà circa 300mila presenze e almeno mezzo miliardo di spettatori televisivi».
Gli ha fatto eco la direttrice marketing dell’Enit Maria Elena Rossi che ha evidenziato come l’agenzia di promozione si è già mossa da tempo con azioni promozionali nelle principali fiere turistiche internazionali con il claim “Golf and more in Italy” e continuerà a farlo nei prossimi mesi, coinvolgendo imprese e operatori del settore. E disponibili a condividere un progetto integrato si sono detti sia il capo dipartimento Turismo del Mipaaft Caterina Cittadino che l’assessore allo Sviluppo economico e Turismo del Comune di Roma Carlo Cafarotti.
Ma nel progetto – e soprattutto per l’evento Ryder Cup che si svolgerà in una location che di fatto si trova a Guidonia (a pochi km da Roma) – occorrerà porre le priorità circa l’organizzazione dei servizi, della mobilità e delle infrastrutture come ha sottolineato Stefano Fiori, presidente Unindustria Turismo e un’adeguata politica dell’ospitalità alberghiera, come ha ricordato Tommaso Tanzilli, direttore generale di Federalberghi Roma. Uno sforzo organizzativo, infrastrutturale che dovrà contemplare anche un’adeguata preparazione di operatori dell’accoglienza e assistenza turistica, quindi un appropriato percorso di formazione professionale, come hanno tenuto a precisare Cristina Ciferri, presidente Anpa (Associazione nazionale professioni alberghiere) e Alessandro D’Andrea, presidente Ada (direttori d’albergo), tenendo presente, ad esempio, che i golfisti hanno particolari esigenze nell’alimentazione, negli orari, e nella domanda di benessere e relax subito dopo la pratica del loro sport.
Priorità condivise anche da Onofrio Rebecchini, presidente del Convention Bureau di Roma e Lazio, che ha ribadito il valore che possono avere i grandi eventi, di natura sportiva o semplicemente congressuale per la capitale, che deve diversificare e colmare anche i periodi di flessione delle presenze turistiche. L’impegno richiesto fin d’ora riguarda però l’aspetto operativo e in tale ottica riveste particolare importanza il lancio della piattaforma Best Golf, che consente ai golfisti di verificare in tempo reale la disponibilità di green fee e di organizzare le loro vacanze o i loro soggiorni legati al golf; questo strumento online, illustrato dal cofounder Paolo Garlando, potrà ottimizzare l’accesso degli appassionati provenienti da tutto il mondo all’offerta golf in Italia che si avvale si oltre 300 campi e numerose strutture ricettive a essi collegate.