Il nuovo governo M5S-Pd è alla prova del voto di fiducia in Parlamento e il premier, Giuseppe Conte, è tornato sul tema del turismo durante il suo discorso alla Camera dei Deputati. Per Conte questo esecutivo «non può trascurare il ruolo di traino del turismo, un settore chiave che contribuisce per più del 10% al nostro Pil e che è alla base di una visione coerente e integrata dell’internazionalizzazione del Paese. Dobbiamo potenziare il settore anche attraverso una seria revisione della sua governance pubblica».
Conte, richiamando il programma di governo, ha poi sottolineato come occorra «promuovere i multiformi percorsi del turismo anche attraverso il recupero e la valorizzazione del nostro patrimonio naturale, storico, artistico, culturale. Con un’attenzione alle specificità di alcuni territori come quelli alpini».
È la seconda volta che il premier fa riferimento pubblicamente al settore del turismo. La prima volta, a fine luglio scorso e ancora nel perimetro del governo Lega-5Stelle, era stato durante il tavolo del Progetto Turismi (promosso proprio dalla Presidenza del consiglio, ndr) che aveva coinvolto ministeri e imprese con l’obiettivo di valorizzare la «varietà di esperienze turistiche» che caratterizzano l’Italia.
Nel frattempo, però, con il nuovo governo costituito con il Partito Democratico, deleghe e dipartimento Turismo torneranno sotto l’insegna del Mibact a distanza di meno di un anno dal trasloco presso il ministero delle politiche agricole e forestali (Mipaaf) e per autorizzare questo dietrofront sarà necessario presentare un decreto legge.