Ci penserà il turismo a ridare smalto alla ripresa economica dell’Italia. Parola del World Travel & Tourism Council (Wttc), che ha rivelato come il settore dei viaggi darà una significativa spinta all’economia del Paese raggiungendo i livelli pre-pandemici del 2019 già l’anno prossimo, con un piccolo divario in negativo calcolato nello 0,3%.
La proiezione arriva dall’Economic Impact Report (Eir) redatto dal Wttc, che mostra come il contributo del turismo al Pil italiano potrebbe toccare più di 194 miliardi di euro il prossimo anno, con un grosso ritorno anche in termini di occupazione. Lo stesso World Travel & Tourism Council ha comunicato che, negli ultimi anni, il mondo ha perso circa 62 milioni di posti di lavoro nell’industria turistica.
Il turismo in Italia, secondo le previsioni, crescerà del 2,5% su base annua nei prossimi dieci anni. Nel 2032 si giungerebbe, dunque, a un volume di affari di 226 miliardi di euro, con un conseguente aumento dei posti di lavoro (+533mila posizioni).
Nel 2022 il contributo del settore al Pil in Italia crescerà invece dell’8,7%, superando i 176 miliardi di euro e rappresentando il 9,6% del Pil totale.
Julia Simpson, Wttc president & ceo, ha dichiarato: «La pandemia è stata catastrofica per il turismo italiano e ha devastato l’economia e le sue aziende. Dopo due anni molto difficili le prospettive sono adesso decisamente più rosee e le proiezioni fatte parlano di una grande ripresa del travel nel prossimo futuro».