Il turismo sloveno parla italiano. In base ai dati diramati da Lubiana sull’affluenza nei primi tre mesi del 2023, a marzo i visitatori dal nostro Paese sono al primo posto sia per arrivi totali, 27.462 corrispondenti al 16,6% del totale, e 53.774 pernottamenti, il 13,31% del totale. Più che raddoppiato il numero dei pernottamenti dall’Italia nel primo trimestre rispetto al 2022, +111%, corrispondente a un simile incremento anche in quello degli arrivi, +98,52%. In generale si conferma una tendenza in crescita sostanziale per il turismo in Slovenia, sia negli arrivi totali – quasi il 20% in più rispetto al primo trimestre dello scorso anno – che nei pernottamenti, +15,2%.
Da gennaio a marzo il primo mercato è stato quello croato con 98.472 unità, corrispondenti al 19,48% degli arrivi totali dall’estero, l’Italia incalza al secondo posto con 89.047 arrivi, corrispondenti a uno share del 17,61% e a quasi 200.000 pernottamenti. Seguono l’Austria, 10,72 %, la Serbia, 7,06%, la Germania e l’Ungheria, 5% a testa.
I numeri del 2019 non sono più un miraggio: nel primo trimestre del 2023. Infatti, gli arrivi totali in Slovenia ammontano a 836.749 unità, pari al 90,82% in riferimento allo stesso periodo pre Covid. Ancora più incoraggianti i dati sui pernottamenti, che con 2.288.250 overnight totali raggiungono il 93,71% del quadro pre pandemico. Determinante per il turismo sloveno appare, in questo avvio di 2023, il forte incremento dell’incoming dall’estero, in particolare dall’Ue, che rappresenta il 60,4% degli arrivi totali e il 57,4% dei pernottamenti.
Tra le località preferite per i pernottamenti turistici ci sono sicuramente quelle legate a storici centri termali di qualità, fiori all’occhiello di un paese che punta forte sul turismo del benessere. Il 30% dei pernottamenti totali, infatti, ha visto coinvolte strutture ricettive nei pressi dei grandi complessi termali, e quasi la metà di questi solo nelle tre località di Podčetrtek, Brežice e Moravske Toplice, amata in particolare dai turisti austriaci. Seguono le località montane, protagoniste assolute della stagione sciistica con il 20% dei pernottamenti, e le località costiere, appaiate al 16% dalla capitale Lubiana, che risulta essere la più gettonata dai turisti italiani.
Leggendo questi dati in chiusura della 25ma edizione del Siw, lo Slovenian Incoming Workshop Aljoša Ota, direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia, ha commentato: «Sono state rispettate in pieno le aspettative riposte in questi primi mesi dell’anno. Non mancano insidie al nostro comparto turistico, su tutte il costo dell’energia e l’inflazione, tuttavia, la grande crescita proveniente dall’Italia ci riempie d’orgoglio ed entusiasmo e ci aspettiamo che questa tendenza possa ancora migliorare con l’arrivo della primavera e dell’estate, stagioni cruciali per i viaggiatori italiani alla ricerca di una destinazione green come la Slovenia».