Turismo naturalistico e tecnologia: il buon esempio del Parco dell’Asinara
In questa fase di stallo per il turismo si cercano nuove opportunità per far ripartire l’economia e, tra le tante opzioni, quella di mettere la tecnologia al servizio del turismo sembra quella più accreditata.
È quello che è stato attuato in Sardegna, al Parco dell’Asinara dove, grazie all’analisi di una serie di dati raccolti con le tecnologie digitali (big data), si punta alla valorizzazione del territorio in vista di una ripresa del turismo.
L’idea è stata illustrata durante il webinar online Digitale e turismo naturalistico: il ruolo dei big data e il caso Asinara, promosso e organizzato dalla società di tecnologie digitali Eager Srl di Sassari in collaborazione con lo Studio Giaccardi & Associati di Ravenna.
Presentato da Giulia Eremita, una delle maggiori esperte italiane di turismo digitale, l’evento ha visto la partecipazione di Vittorio Gazale, direttore dell’Ente parco; Carlo Gaspa, founder e amministratore delegato di Eager Srl di Sassari ed Emanuela Bussu, consulente digitale dello Studio Giaccardi & Associati di Ravenna.
L’evento è nato dalla volontà di Paolo Costa, cofounder e manager di Eager, di “fare cultura dei dati” in Sardegna e dall’idea visionaria di Beppe Giaccardi, consulente di strategia, di fare sistema tra gli enti – sia pubblici che privati – con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio naturalistico dell’intera regione.
Dall’analisi dei dati, durante il webinar è emerso che i visitatori dell’Asinara fanno spontaneamente rete tra i diversi punti di interesse turistico del nord Sardegna incrementando fattivamente il valore sia economico che sociale del territorio.
All’interno del webinar è emerso che il fine ultimo dell’incontro e del progetto in essere è quello di tutelare e valorizzare a lungo termine – grazie anche agli investimenti Next Generaion Eu – il patrimonio naturalistico della Sardegna composto di 119 siti, tra cui 2 parchi nazionali (Asinara e Arcipelago de La Maddalena), 6 aree marine protette, 4 parchi regionali, 2 aree di rilevante interesse ambientale, 8 zone Ramsar (zone umide di rilevanza internazionale), 92 Siti di Interesse Comunitario, 3 oasi del Wwf e il Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna.