«Nessuna paura, anzi. Il metaverso rappresenta un enorme potenziale per l’industria dei viaggi, porterà grandi opportunità ed è corretto iniziare a considerare come si potrà essere parte di esso, eliminando i confini tra fisico e virtuale». È quanto dichiarato da Jan Starcke, travel industry lead di Meta, l’ormai ex Facebook, a Itb Berlin 2022, in un’intervista con Catharina Fischer.
È assodato, «con la tecnologia che abbiamo ora a disposizione non possiamo comprendere in toto quelle che sono le potenzialità di sviluppo del metaverso – ha aggiunto – Ciò che riteniamo certo è che non ci saranno limiti, in particolar modo in un settore come quello del turismo, compreso il comparto degli eventi e dei meeting».
Con il metaverso, che come anticipato in questo articolo è un ecosistema tridimensionale con cui si può interagire tramite un avatar con il supporto di strumenti high tech come la blockchain, l’intelligenza artificiale o anche la realtà virtuale e aumentata, si potrà espandere ancor di più l’esperienza di viaggio. «Si potrà conoscere una destinazione o un hotel prima di intraprendere la propria vacanza o la propria trasferta di lavoro cercandone i dettagli, quasi provando già l’esperienza – ha detto Starcke – Siamo solo ai primissimi step, ma proviamo a pensare alle differenze tra un iPhone 1 e un iPhone 13».
Tutto fino ad arrivare alle vendite: «È ovviamente auspicabile pensare che le aziende potranno vendere viaggi nel metaverso, dunque bisognerà imparare a interagire con questo universo, anche in termini di pagamenti – ha concluso il travel industry lead di Meta – Facebook, e tutte le sue reti, è nato per permettere alle persone di rimanere in contatto tra loro; ora siamo al passaggio successivo, con un ruolo cruciale ricoperto dai content creator e dai responsabili dei processi tecnologici. Il futuro vuole creare una connessione forte tra reale e virtuale, seguiamo quella strada».