Il ministero del Turismo ha avviato un’indagine conoscitiva sui codici Ateco relativi al comparto, al fine di definirne un sistema più accurato, preciso e dettagliato.
«Quando sono arrivata al ministero, ho scoperto una cosa che mi ha lasciata allibita: in Italia non esiste una filiera di aziende del turismo – ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanchè – Voglio dire, noi facciamo i bandi e poi magari con questi non possiamo aiutare, per esempio, i ristoranti perché non fanno parte del settore turistico. Ed è un grande problema, ovviamente. Perciò il ministero sta avviando una consultazione conoscitiva per definire un sistema più accurato, preciso e dettagliato dei codici Ateco. È un’azione che troviamo necessaria, non possiamo permetterci di restare indietro».
Quello dei codici Ateco è stato un tema che ha tenuto banco per mesi durante la pandemia, laddove mancavano raggruppamenti in grado di tutelare categorie di professionisti del turismo. Il che portò a parlare di “esclusi” dai ristori.
L’avvio della procedura di consultazione sui codici Ateco parte dalla necessità di individuare con precisione gli operatori economici a cui concedere eventuali agevolazioni fiscali o contributi economico-finanziari e di avere una maggiore efficacia degli interventi pubblici, fornendo una conoscenza più approfondita delle attività economiche svolte nel comparto turistico e meglio indirizzare le politiche del settore.
In particolare, l’iniziativa servirà a raccogliere informazioni su: specifica attività turistica svolta non referenziata all’interno della corrente classificazione Ateco; specifica attività turistica svolta corrispondente a una categoria o sottocategoria identificata dai codici della corrente classificazione Ateco comprensiva anche di altre attività produttive prive di collegamento diretto con il settore turistico.
La consultazione terminerà in data 4 agosto 2023 ed è reperibile sul sito del ministero del Turismo a questo link.