Turismo scolastico alle prese con le prove tecniche di ripartenza, dopo la proposta di dialogo sull’applicazione delle normative tra Fiavet Confcommercio e il Miur (il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), lanciata dal vice presidente dell’associazione delle agenzie di viaggi Giuseppe Ciminnisi.
«Il turismo è pronto alla ripartenza, ma ha bisogno di aiuto a livello istituzionale. La prima necessità è a livello di applicazione delle normative: se bisogna ripartire da zero nel post pandemia è necessario che nelle gare di appalto per affidare i viaggi scolastici si faccia riferimento alle leggi esistenti e non a quelle abrogate ormai da tempo».
A chiarire questo punto il legale Fiavet, Federico Lucarelli: «Diversi bandi richiamano erroneamente la normativa del contratto di pacchetto turistico, una legislazione nazionale e comunitaria ormai abrogata da tempo».
Secondo la Fiavet, in alcune gare vengono inoltre richiesti, sempre erroneamente, requisiti soggettivi di partecipazione, non previsti dalla normativa di esercizio dell’attività delle agenzie di viaggi, come la certificazione Iso o altre simili, creando così disparità nell’accesso al bando.
«Lo stesso vale per la garanzia fideiussoria che non ha ragione di essere richiesta nel bando – afferma Lucarelli – Le agenzie sono già coperte, in caso di insolvenza o fallimento, dal proprio fondo di garanzia che tutela tutte le parti».
Pertanto – si legge nella nota divulgata da Fiavet – le adv chiedono il rispetto della normativa del Codice del Turismo in materia di pagamenti, condizione essenziale per assicurarsi in anticipo l’acquisto dei servizi e bloccare il prezzo.
Il legale Fiavet, inoltre, ribadisce l’errata applicazione della “rotazione” e del “sorteggio” per l’affidamento dei contratti. In buona sostanza l’associazione in seno a Confcommercio chiede un intervento del Miur nei confronti delle istituzioni scolastiche che non intendono riconfermare le aggiudicazioni di viaggi poi cancellati a causa dell’emergenza sanitaria come da decreto del 2020.
«Fiavet vuole semplicemente applicare delle regole esistenti in un momento di grande difficoltà, ma anche di grande rinnovamento – conclude Ciminnisi – Ecco perché vorremmo aprire un dialogo su questi temi con il Miur in pieno spirito collaborativo, magari assieme al ministero del Turismo, con l’obiettivo di una ripartenza tempestiva e consapevole».