Turisti eco-sensibili ma “confusi”: survey di Statista e Itb
Oggi nel mondo il turista è sempre più eco-sensibile: fattore che nessun operatore e società dei travel può più ignorare. Se è vero che il turismo nel mondo rappresenta il 10% del Pil globale, l’11% dei posti di lavoro ed il 7% delle esportazioni, è altrettanto vero che il suo impatto sull’ambiente è significativo, rappresentando oltre il 5% di emissioni di Co2. E di questa incidenza molti cittadini del mondo ne sono consci.
L’approccio del viaggiatore alle emergenze climatiche è stato fotografato dal Global Consumer Survey di Statista con Itb Berlin, che ha intervistato in tutto il mondo oltre 60mila persone per Paese in 55 mercati. Da qui è emerso che le questioni ambientali influenzano il comportamento del 65% dei turisti, consapevoli che i maggiori problemi riguardino i trasporti.
Secondo l’Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, proprio i trasporti sono responsabili dei tre quarti delle emissioni globali di CO2 derivanti dal turismo, con picchi di inquinamento provocati dai voli (40%) e dalle auto (32%). Treni e autobus, invece, sono responsabili solo di una piccola quota di emissioni (3%).
Il tema, però, secondo Statista, non è la consapevolezza del viaggiatore, oramai assodata, ma la difficoltà a valutare pacchetti, soggiorni e viaggi in termini di sostenibilità. Comunque, il 48% del campione di turisti tedeschi, monitorato attraverso un’altra ricerca, ritiene importante evitare gli sprechi in vacanze; per il 40% è fondamentale risparmiare risorse come energia e acqua; il 39% vorrebbe che il personale in loco fosse equamente retribuito.
Rika Jean-François, commissario Csr di Itb Berlin, commenta: «Tutto questo vuol dire che ogni passo verso la sostenibilità conta. Anche un resort all inclusive può essere gestito in modo responsabile e sostenibile se dispone di un adeguato sistema di gestione dei rifiuti e dell’acqua, utilizza energia rinnovabile e offre prodotti locali e se i dipendenti provengono dalla regione, tuttavia, la direzione deve sostenere queste misure. Al giorno d’oggi, i clienti non hanno più una scelta binaria tra viaggi “a basso costo” ed “eticamente corretti”, poiché sempre più operatori includono la sostenibilità nel loro portafoglio di prodotti senza aumentare i prezzi. Questo è un investimento per il futuro».
In altre parole, prosegue, «la sostenibilità deve rientrare in una mentalità generale. Tutti dobbiamo chiederci, ad esempio, se abbiamo davvero bisogno di volare da qualche parte per fare shopping. Spero che abitudini del genere passino di moda».
Queste tematiche, insieme alle sfide del travel post Covid e in relazione alla guerra in Ucraina, saranno al centro di Itb Berlin 2023, finalmente in presenza nella capitale tedesca dal 7 al 9 marzo con L’Agenzia di Viaggi Magazine media supporter.