Turkish aumenta le frequenze su Napoli e Bologna
C’è sempre più Italia nel futuro di Turkish Airlines. Oltre alla partnership con Fto e con il Gruppo Uvet, che ha portato a Istanbul in occasione di Emitt (East Mediterranean International Travel & Tourism Exhibition) una quindicina di operatori italiani, la compagnia di bandiera turca ha in programma di ampliare ulteriormente la capacità dallo Stivale in occasione del prossimo orario estivo.
Il tutto, in attesa del possibile via libera all’apertura di Palermo come nuovo aeroporto. «Da Bologna arriveremo ad operare 18 frequenze settimanali, da Napoli diventeranno 14», spiega Omer Faruk Sonmez, vice president sales south Europe del vettore. In più, dallo scorso gennaio la compagnia ha riattivato il collegamento Roma-Ankara, collegamento che 60 anni fa aveva segnato l’inizio dei voli tra Italia e Turchia.
Il nuovo volo avrà frequenza bisettimanale (il lunedì e il giovedì) e vuole offrire la possibilità ai viaggiatori italiani la possibilità di scoprire una nuova meta e di facilitare l’ingresso alla Cappadocia. «Ad oggi offriamo dall’Italia 130 voli a settimana da otto aeroporti e nel 2018 abbiamo incrementato del 10% la capacità».
Sempre più confermato poi il ruolo di hub della capitale turca, anche in previsione dell’apertura a marzo del nuovo aeroporto che a regime potrà ospitare fino a 90 milioni di passeggeri ogni anno. «La percentuale di passeggeri che non si fermano a Istanbul, e volano verso sudest asiatico, Medio Oriente e Africa sfiora il 65%», conclude Sonmez.