Tutti pazzi per il Giappone: già 47mila italiani nel 2017
Il Giappone è sempre più interessato all’Italia (e viceversa). Lo dimostrano gli appuntamenti che l’Ente nazionale del turismo giapponese, Jnto, fissa spesso per incontrare il canale B2B. Dopo l’apertura dell’ufficio nella Capitale la primavera scorsa, ora l’ente ha radunato stampa e operatori a Milano per presentare loro il nuovo staff di Roma. Ma l’occasione è stata ovviamente utile per fare anche alcuni annunci. Come quello del console generale del Giappone a Milano, Shinichi Nakatsugawa: «In vista delle prossime Olimpiadi del 2020 il governo del Giappone ha avviato una campagna promozionale rivolta al turismo dall’estero. Un settore in crescita che, nel 2016 ha superato i 24 milioni di turisti, con un + 21,8% rispetto al 2015. Tra questi oltre 119mila italiani con un incremento del 15,6%. Il nostro obiettivo per il 2017 è di superare questa cifra e, al momento, nei primi cinque mesi di quest’anno, abbiamo registrato 47.800 italiani con un incremento del 12,2%».
Aumenti di presenze aiutati anche dalla percezione del Paese, come sottolineato da Miyuki Iyoda, direttrice della rappresentanza Jnto di Roma: «Il Giappone è considerato una destinazione sicura a livello mondiale. Inoltre è molto amato dagli italiani che, in maggioranza, visitano Tokyo, Kyoto e Osaka, soprattutto in primavera per assistere alla spettacolare fioritura dei ciliegi».
Ma il Paese del Sol Levante ha diversi itinerari da offrire. A questo proposito Viorica Fait di Open Mind Consulting, società di comunicazione e pr che cura Jnto in Italia, ha illustrato un nuovo itinerario utilizzato anche per un fam trip appena concluso: «Si tratta di un prodotto di lusso, da aggiungere al classico Golden Route, già apprezzato da alcuni gruppi, utile per destagionalizzare i flussi ed evitare l’overbooking. Un itinerario che tocca aspetti storici e tradizionali e, nonostante la possibilità di alcuni giorni di pioggia, offre una vegetazione assolutamente splendida e rigogliosa».
Il viaggio parte in treno da Kyoto, con il famoso tempio di Sanjusangen-do (Unesco) per visitare tra l’altro, Hiroshima, con l’imperdibile Parco Memoriale della Pace, la vivace Miyajima e poi la Shimanami Sea Road, una bellissima via panoramica famosa per molte onsen termali, il castello di Matsuyama e la sorprendente isola di Naoshima, che vanta diverse opere d’arte moderna collocate all’aperto, prima di fare ritorno a Tokyo.