Nei primi nove mesi del 2017 Francia e Germania confermano la leadership nel viaggi d’affari. Crescono, poi, Spagna (+0,3%), Belgio (+1%) e Russia (+0.5%). L’unico Paese in calo è il Regno Unito (-1,9%). A dirlo è la Business Travel Survey basata su un campione di 700 aziende clienti di Uvet Global Business Travel.
«Studiare i movimenti dei businessman ci permette di indagare in che direzione si sta muovendo l’economia – afferma Luca Patanè, presidente Gruppo Uvet – Notiamo, ad esempio, che cresce l’interesse per il Giappone, ma cala quello per il Medio Oriente. In Italia al primo posto c’è Milano, principale destinazione dei viaggiatori d’affari con una quota del 35,1% e un trend di crescita annuo dell’1%. Roma registra, invece, negli ultimi 12 mesi una contrazione dal 31 al 28,5%».
A livello intercontinentale New York è il principale hub per i businessman negli Usa (+0,4%). Al secondo posto Dubai, in calo dell’1%. È in crescita, invece, Tokyo (+0,3%).
Riguardo ai prezzi la città italiana dove è più caro pernottare è Venezia, con un costo medio di 165 euro, seguita da Milano e Firenze. In Europa la città più costosa si conferma Londra con 259 euro a notte, seguita a ruota da Parigi è a 221 euro contro i 211 del 2016. La città più economica resta Madrid con 144 euro. In generale si registra un calo dei prezzi anche a livello intercontinentale. New York resta la città più cara al mondo con 317 euro a notte, meno rispetto ai 329 euro del 2016. Seguono Shanghai, Dubai, Hong Kong e Dubai.