by Mariangela Traficante | 26 Aprile 2021 11:17
Un deficit di investimenti di 161 miliardi di euro: sarebbe questo il “buco” del turismo europeo, evidenziato da Valentina Superti, direzione Tourism & Proximity della Commissione europea, nel corso del Cortina Digital Forum[1]. «Il settore così sarebbe, tra i 14 ambiti industriali individuati nell’Unione, quello che necessita maggiormente di investimenti – spiega – Per questo stiamo lavorando a un’agenda condivisa con l’ecosistema turismo guardando all’orizzonte del 2030, per un turismo più digitale, sostenibile e resistente».
In ballo ci sono i fondi europei, 750 miliardi dal Next Generation Eu, ma anche 1100 miliardi di euro di quelli ordinari 2021-2027, e in entrambi i casi il 20% deve essere destinato a progetti legati al digitale.
Ma di che tipo di iniziative potranno beneficiare per il turismo? Dal punto di vista della Commissione europea, spiega Superti, sono almeno otto gli ambiti individuati come prioritari: «Parliamo di sostenibilità e digitalizzazione dei trasporti, dai mezzi elettrici o automatizzati ai sistemi di controllo digitale dei documenti; poi abbiamo i big data, per identificare, raccogliere e catalogare dati utili per il sistema turismo; gli investimenti per la crescita di piattaforme digitali locali che possano essere alternative ai grandi big; riqualificazione alberghiera; i protocolli; le competenze, perché è necessario aggiornarsi per seguire le evoluzioni del sistema: a questo proposito stiamo lavorando con operatori e centri di impiego a un patto per upskilling e reskilling; necessaria poi la digitalizzazione della pubblica amministrazione, compresa dunque anche quella relativa al turismo, e infine la digitalizzazione del patrimonio culturale».
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