by Giorgio Maggi | 1 Luglio 2020 8:27
L’Unione europea ha riaperto le frontiere a 15 Paesi extra-Schengen tra cui la Cina, ma non a Usa, Brasile e Russia. La lista stilata da Bruxelles, che arriva dopo quasi tre settimane di negoziati tra i vari Stati, toglie dunque le restrizioni di viaggio dovute al Covid-19 ad Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del sud, Thailandia, Tunisia e Uruguay. Fino alla Cina, i cui ingressi sono autorizzati a condizione che Pechino faccia altrettanto con l’Ue.
Adesso, una volta approvata la raccomandazione dal Parlamento europeo, l’impegno diventerà vincolante da un punto di vista politico. Nel frattempo, i Ventisette saranno chiamati a verificare la lista ogni 14 giorni, fermo restando il principio che si possano aprire i confini con i Paesi che negli ultimi 14 giorni abbiano livelli epidemiologici simili a quelli europei. L’apertura dei confini riguarda anche i residenti di Andorra, San Marino, Vaticano e Montecarlo.
Infine, nonostante l’apertura dei confini europei, l’Italia ha però deciso di mantenere in vigore la quarantena per tutti i cittadini provenienti dai Paesi extra-Schengen. La misura si applica anche ai cittadini dei 14 Stati individuati dall’Ue nella “lista verde”, da e per i quali ora ci si può muovere liberamente.
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