Ue, Vestager: «Crisi favorisce i colossi online: ci vuole la web tax»
«La web tax non è importante, ma urgente». Lo ha detto Margrethe Vestager, vice presidente della Commissione Ue con delega al Digitale, confermando la preferenza di una «soluzione da lavorare con l’Ocse», perché «senza un’intesa globale su come intervenire, si riprenderà nuovamente il dossier al livello Ue. Ci lavoreremo io e Gentiloni e risolveremo la situazione mettendo in campo tutte le nostre forze».
Vestager, che ha rilasciato un’intervista a La Stampa, ritiene che siano imprescindibili regole adatte. «Abbiamo già aperto indagini su casi specifici con Google, Apple, Facebook e Amazon. Restiamo vigili, ma al tempo stesso vediamo che non è abbastanza. Per questo diventa sempre più urgente l’adozione di una regolamentazione utile a inquadrare questi mercati digitali».
La vice presidente della Commissione Ue sostiene che abbiamo bisogno di tre cose: «prima di tutto dobbiamo assicurarci che ci siano degli obblighi chiari per gli intermediari, per esempio la conoscenza del cliente; in secondo luogo, se sei un guardiano digitale serve una regolamentazione che ti dica quali sono le cose che puoi fare e quelle che non puoi. Un esempio? Se sei un guardiano digitale, e hai un potere di mercato dominante, non puoi promuovere te stesso; infine, servirebbe un nuovo strumento di concorrenza per impedire che emergano nuovi guardiani digitali. Perché le aziende competono per questi mercati e quando li conquistano finiscono per diventare di fatto dei regolatori».
Per quanto riguarda il Temporary Framework, Vestager spiega che «è stata fissata una data: chi si trovava in difficoltà prima del 1° gennaio 2020 non può ricevere questo tipo di aiuti». E rispetto al piano per Alitalia, la vice presidente della Commissione Ue dice di non conoscere «i dettagli di questo caso specifico perché non si sono ricevute informazioni dal governo. La creazione di una newco non ha nulla a che vedere con il Temporary Framework. In generale, se c’è continuità nell’attività, si riscontra un aiuto di Stato illegale, che deve dunque essere restituito. Discorso diverso, invece, se vengono salvati solo alcuni rami d’azienda. Se c’è una cessione di alcuni asset attraverso una procedura di gara aperta, allora non si tratta più della stessa attività e in quel caso si potrebbe fare. Era già successo 12 anni fa per Alitalia. Si chiama discontinuità economica».