A quasi quattro mesi dalla prima terribile scossa di terremoto che lo scorso 24 agosto, con ulteriori repliche tra il 26 e il 30 ottobre, ha colpito alcune delle più belle regioni del centro Italia, stando ai dati forniti dal Servizio Nazionale della Protezione Civile, sono ancora 12.600 le persone tuttora assistite dalla macchina della solidarietà. Il sisma, pur avendo reso inagibili centinaia di abitazioni nella zona dei monti Sibillini, non ha causato feriti né tantomeno morti, ma ha provocato seri problemi all’economia che, nel caso dell’Umbria, fa molto affidamento al turismo. A tal proposito l’assessore Paparelli si augura che i turisti, italiani e stranieri, tornino in Umbria «perché abbiamo bisogno di riprendere quell’economia turistica che rappresenta la fetta più importante del nostro prodotto interno lordo. Il cuore verde d’Italia, con le sue città, i suoi borghi trasformati durante le festività di fine anno in veri e propri presepi naturali, può ricreare quell’atmosfera speciale dove accogliere un turismo che è alla ricerca di autenticità, familiarità, gusto per la buona tavola e comfort. Per noi è un significativo punto di ripartenza».
Per fare in modo che il 2017 sancisca il ritorno alla normalità, molto si sta facendo per il futuro della ricostruzione: «Il governo ha creato le migliori condizioni con il decreto approvato recentemente dal Parlamento – spiega l’assessore – e tornare alla normalità però non è semplice: piccoli segnali sono importanti come la realizzazione in tempi record dei moduli per l’avvio dell’anno scolastico, le stalle collettive che lentamente sono state assegnate agli imprenditori agricoli, alcuni piccoli esercizi commerciali che ricominciano a dare segnali di speranza e la riapertura del centro storico di Norcia che era zona rossa».
Tra le tante iniziative messe in campo, Paparelli ricorda anche la scelta come testimonial anti terremoto per Umbria e Marche del critico d’arte Vittorio Sgarbi: «È il primo che abbia capito la valenza mediatica di una scoperta recente molto importante fatta su alcuni disegni di Leonardo Da Vinci con i paesaggi dell’Umbria meridionale. In particolare uno, la cui validità scientifica è stata recentemente conclamata, ritrae la Cascata delle Marmore, i paesaggi dell’Umbria meridionale e quindi quello che è la maggiore risorsa turistica della nostra regione».