Un angolo di Arabia Saudita a Milano: parla mister Al-Hazmi
Fino al 29 luglio, la Rinascente di Piazza Duomo, a Milano, rimane una vetrina dell’Arabia Saudita con l’atmosfera del Paese arabo da pochi anni aperto al turismo internazionale. La stessa iniziativa, nata dalla collaborazione tra Visit Saudi e Ita Airways, è stata realizzata prima a Roma, nel centralissimo negozio di via del Tritone, dall’11 giugno al 5 luglio.
Questa promozione è stata anche l’occasione per lanciare i nuovi collegamenti diretti tra Roma e le due principali città saudite, Riyadh e Jeddah, schedulati da Ita. «Siamo molto felici di aver inaugurato lo scorso 2 giugno il nostro primo volo diretto verso Riyadh – ha dichiarato Emiliana Limosani, chief commercial officer Ita Airways and ceo Volare – L’Arabia Saudita è un mercato in grande espansione e strategico per Ita soprattutto per il traffico business e avere accanto un partner di prestigio come Visit Saudi ci riempie di orgoglio e segna un ulteriore passo in avanti verso la crescita del nostro network internazionale. Grazie a questa collaborazione saranno facilitati non solo i viaggi tra le due nazioni, ma anche il potere dello scambio culturale nel costruire ponti e promuovere relazioni tra i nostri popoli. L’impegno nella regione mediorientale proseguirà con l’introduzione di nuovi voli diretti verso Jeddah che apriremo in agosto».
Il presidente di Saudi Tourism Authority per Europa e Americhe, Hazim Al-Hazmi, ha visitato lo store milanese e in quest’occasione L’Agenzia di Viaggi Magazine lo ha intervistato.
Quando, nel 2019, avete deciso di aprirvi al turismo e arrivare entro il 2030 a 100 milioni di visitatori, avete creato un programma molto dettagliato. In questi anni, avete dovuto modificare qualcosa di quanto previsto?
«Prima di rispondere ci tengo a precisare che quando abbiamo dato vita a questo progetto abbiamo preso in considerazione tutto il contesto: l’ambiente, la situazione economica, tutti i soggetti coinvolti come le compagnie aeree e le grandi banche. Quando inizi un’attività devi avere ben chiaro l’obiettivo e come arrivarci. Poi sai che qualcosa andrà bene ma certamente qualcosa potrai sbagliarla. Quindi, sappiamo dove dobbiamo arrivare, e questo non è mai cambiato. Alcuni dettagli abbiamo visto che non hanno funzionato e lì ci siamo fermati come farebbe qualunque azienda. Impariamo in fretta e ogni volta che facciamo qualcosa vogliamo farla al meglio possibile».
Qualche esempio di cose che avete dovuto modificare?
«Il punto di partenza per lo sviluppo del nostro turismo l’abbiamo messo a punto nel 2019 rispondendo alla domanda: come si può creare un settore turistico in Arabia Saudita? Dovevamo cominciare con una strategia nazionale di turismo per capire come creare un’economia turistica sostenibile che fosse un ponte con il resto del mondo. Una parte di quel piano riguardava il turismo interno, oltre naturalmente all’internazionale. Quando iniziammo avevamo già predisposto l’organizzazione per il rilascio dei visti elettronici e dopo qualche settimana ecco che arriva il Covid! Si ferma il mondo. Quando abbiamo ripreso, abbiamo dovuto concentrarci nella prima fase sul turismo interno, vista la situazione dovuta alla pandemia».
Avete appena concluso la vostra esperienza con La Rinascente, prima a Roma e adesso a Milano fino al 29 luglio. Quali reazioni avete registrato in queste due occasioni? Ma, più in generale, che tipo di risposta avete avuto sul mercato italiano in questi primi anni?
«In realtà noi lavoriamo su diversi target, facciamo dei progetti e investiamo. Il nostro è un Paese molto vasto e contiene scenari naturali molto diversi tra loro. Andiamo dal Mar Rosso al deserto, dalle città ai villaggi, per non parlare dei siti Unesco che sono ben sette. Ognuna di queste località è più interessante per un target più che per un altro. Capisco che sui giornali si parli sempre degli alberghi di lusso ma solo perché i brand di lusso hanno più spazio, fanno più notizia. L’Arabia Saudita si sta impegnando oggi per attirare i viaggiatori che sono sempre alla ricerca di viaggi culturali e di avventura. Sono quelli che vogliono conoscere una cultura diversa, con una storia affascinante e con opere d’arte, tradizioni gastronomiche tutte da scoprire. Ecco perché tra le compagnie che ci collegano con l’Europa c’è anche Wizz Air, che è una low cost. E basta guardare il nostro sito web, oltre alle varie offerte dei tour operator, per trovare tante possibilità di spesa per alberghi, itinerari ed esperienze».
E gli agenti di viaggi sono aggiornati su queste varie opzioni?
«Naturalmente. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri partner del trade con tante iniziative di formazione. Negli ultimi tre anni, per esempio, solo in Italia abbiamo realizzato incontri di aggiornamento per quasi 3mila agenti di viaggi».