Una meravigliosa e inattesa aurora boreale ha tenuto a battesimo la nuova stagione dei Parchi Letterari. È nato in ottobre a Røros in Norvegia il primo Parco Letterario fuori dai confini italiani ed è proprio su una letteratura senza confini che I Parchi Letterari puntano per allargare la propria rete e proporre un’offerta che vada oltre gli itinerari tradizionali. I borghi dell’Italia che hanno ispirato Carducci, De Sanctis, Dante e Petrarca; i luoghi della poesia di Albino Pierro e di Giuseppe Battaglia, la Sardegna deleddiana, la Sicilia di Borgese e l’Adda manzoniano, vedono oggi nello scrittore Johan Peter Falkberget un nuovo compagno di viaggio.
L’opera di Falkberget rimanda alla realtà di un’esistenza dura legata al lavoro nelle miniere di rame della Norvegia interna ma inserita in un contesto paesaggistico unico per bellezza e varietà. Un connubio non lontano dall’esperienza raccontata da Carlo Levi in Cristo si è Fermato a Eboli e che vede oggi la piccola Aliano, in Basilicata, candidata a Capitale italiana per la Cultura 2018. Su queste basi, il sindaco di Røros, Hans Vintervold, e il presidente dei Parchi Letterari, Stanislao de Marsanich, hanno firmato un protocollo d’intesa per fare sistema con la cittadina alle porte della Riserva Naturale della Femundmarka, un territorio di 500 km² di natura incontaminata, ricco di foreste, laghi, renne, e di una biodiversità rimasta inalterata nei secoli.
Alla presenza dell’Ambasciatore Giorgio Novello, hanno controfirmato il documento in rappresentanza dei 16 Parchi Letterari anche il presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Patrimonio Unesco, Vittorio Alessandro, presidente del Parco Letterario Eugenio Montale, e Mario Giannantonio delegato alla Cultura di Anversa degli Abruzzi che ospita il Parco Letterario Gabriele d’Annunzio.
Con loro il presidente del Comitato Dante di Oslo, Sergio Scapin, in rappresentanza delle sette città norvegesi che ospitano la Società Dante Alighieri. Ad appena 50 minuti di aereo da Oslo, Røros è un centro di circa 5mila abitanti nel cuore della Norvegia. Città mineraria dal 1644, ha conservato lo schema delle strade del ‘600 e la bellissima cattedrale Bergstaden Ziird, domina dal 1784 le costruzioni in legno che conferiscono un carattere magico alla cittadina dichiarata patrimonio Unesco nel 1980.
Nel 2013 Røros ha ricevuto la certificazione Turismo Sostenibile, un marchio di qualità assegnatole per il basso impatto ambientale del turismo e l’attenzione nel preservare storia, carattere e natura della destinazione. Una qualità resa possibile dall’attenzione per la sostenibilità delle strutture e i prodotti a km 0 della sua filiera agroalimentare.
Filo diretto tra Italia e Nord Europa
La sede centrale della Società Dante Alighieri di Palazzo Firenze a Roma organizzerà tra febbraio e marzo una mostra per celebrare Falkberget e il territorio di Røros che è presente nell’immaginario collettivo di generazioni di bambini grazie alle ambientazioni di Pippi Calzelunge e del disneyano “Frozen”. Per l’occasione una delegazione norvegese restituirà la visita ad Anversa degli Abruzzi e nelle Cinque Terre.
La rete dei Parchi Letterari presenterà in giugno i suoi territori nelle sette località norvegesi che ospitano Comitati della Società Dante Alighieri, da Oslo fino all’isola di Røst, oltre il circolo polare artico, conosciuta per avere da oltre 500 anni un rapporto privilegiato con Vicenza grazie alla figura del navigatore veneziano Pietro Quirini.
Sebbene nel 2015 abbia subito un momentaneo rallentamento, l’interesse dei viaggiatori norvegesi per il Belpaese è sempre elevato: 371.338 arrivi per un totale di 1.250.649 presenze (fonte Enit) alla ricerca di proposte fuori dai tradizionali itinerari. A loro volta gli italiani guardano al paese scandinavo con sempre più entusiasmo, 50-60mila visitatori con un aumento del 39% (fonte Ambasciata norvegese a Roma).