Una voce forte per il travel nella Capitale: questo l’impegno di Federica Falchetti, imprenditrice turistica (agente di viaggi e non solo) che ha ufficialmente annunciato la sua candidatura al Comune di Roma (lista Forza Italia) per occupare la poltrona di consigliere comunale con delega al turismo.
Falchetti, dunque, ci mette la faccia e il cuore, con un concetto che si può racchiudere in una parola: competenza. «Ora la politica ha bisogno di competenze – ha infatti dichiarato la candidata in un incontro con molte rappresentanze di categoria tra cui Federalberghi, Fiavet, Assoviaggi, Aidit e Maavi – E non si tratta di scegliere un logo o un’ideologia, ma di fare quel che serve alle nostre imprese. Forza Italia crede nel turismo e mi ha scelta per questo. E se io vinco, vinciamo tutti. Posso essere la vostra portavoce al Comune di Roma».
Titolare di Alipan Viaggi, Falchetti ha accolto sulla bella terrazza del centralissimo Hotel Terrace Pantheon Relais colleghi di settore e stampa al fianco del senatore Massimo Mallegni, albergatore toscano, responsabile nazionale del dipartimento Turismo di Forza Italia.
La serata è stata l’occasione per un dibattito. Tra i partecipanti Ivana Jelinic, presidente nazionale di Fiavet, e Stefano Corbari, presidente di Fiavet Lazio; Luca Vernengo, presidente di Mpi Italia Chapter; Enrica Montanucci e Giuliano Di Vincenzo, presidente e consigliere di Maavi; Cinzia Renzi, presidente Assoviaggi Confesercenti Roma; Stefano Donghi, vicepresidente Confapi Lazio Turismo; Olimpia Ponno, vicepresidente di Meta; Giuseppe Roscioli, presidente di Federalbergjhi Roma; Tommaso Tanzilli, Presidente Ebtl Lazio; Vincenzo Surace per Sngt – Sindacato Nazionale Guide; Aldo Bevilacqua, segretario generale Aidit; Maurizio Lo Presti, Reta Alfa; Radiosa Righi, Ripartitalia; Francesco Cecilia, 3DigiTours Rome.
«Si è sentita l’assenza di sigle come Astoi e Fto – nota Falchetti – il cui contributo sarebbe stato importantissimo in un confronto aperto a tutta la filiera, contiamo su di loro nel prossimo futuro».
Dal parte sua, il senatore Mallegni ha annunciato la presentazione a breve dell’interrogazione parlamentare con procedura d’urgenza, come da articolo 151, proposta da Falchetti per la riapertura totale delle frontiere ai viaggi per turismo. «Nel turismo non ci sono prospettive ideologiche, ma cose da fare – ha detto – Dobbiamo poter assumere a costi sostenibili e contare su infrastrutture adeguate perché le aziende possano crescere. Perché, se manca il fatturato, non c’è né destra, né sinistra».
«Basta parlare di corridoi e liste, serve una data di riapertura certa – ha aggiunto Falchetti – il turismo deve programmare, ora è impossibile. Invece i nostri competitor all’estero già sono ripartiti, perché le condizioni ci sono. La nostra alta gamma sta utilizzando operatori stranieri, è un’emorragia di fatturato».
Il dibattito è servito a definire proposte e obiettivi di Federica Falchetti e di Forza Italia per “l’industria diffusa” del turismo e degli eventi, che con l’80% di piccole imprese «alimenta innumerevoli filiere – ha detto Mallegni – e impiega di fatto moltissimi più dei suoi 3,5 milioni di addetti. Per il turismo lavorano anche avvocati e commercialisti, panettieri e lavanderie. La lista è infinita, arriviamo a un quarto del Pil».